A cura di Veronica Presti

A partire dal 20 novembre fino a domenica 26 novembre, l’Istituto Italiano di Cultura, di Abu Dhabi, ospiterà una mostra della poliedrica artista Marinella Senatore, in partnership con la Galleria Mazzoleni, London-Torino.

Titolo della mostra “I Contain Multitudes”, che sarà aperta al pubblico in concomitanza con la 15 esima edizione dell’Abu Dhabi Art.

Marinella Senatore, classe 1977, campana di origine, attivista ambientale, è un’artista che ha reso la multidisciplinarità espressione artistica, infatti dosa sapientemente, cinema, illuminazione, danza e partecipazione, perché l’arte non può  essere ancorata a limiti e strutture preposte, il processo creativo che ne deriva è fluido, spontaneo, multisfaccettato. 

Conosciuta e passata alla storia della scenografia per la collaborazione con Dior, la Cruise 2021, sotto la direzione creativa di Maria Grazia Chiuri. 

Una visione artistica che si coniuga con il sempre più crescente e pulsante scenario Emiratino, nell’ambito dell’Arte Contemporanea Internazionale.

La mostra sarà illuminata e non solo in senso figurato, dalla celebre arte della Senatore, pertanto protagoniste saranno le luminarie, passando per i neon, ed infine i collage.

Già da 2016, Marinella Senatore ha realizzato delle importanti installazioni luminose, come non citare quella presentata all’High Line di New York nel 2018, o a Lecce in Piazza Duomo la sopracitata Dior Cruise nel 2020, o ancora il cortile di Palazzo Strozzi a Firenze, nello stesso anno.

Lo stile delle luminarie è barocco, rosoni, portali, che vengono amplificati dal sapiente uso delle luci, i neon traggono dalle sculture luminose la loro origine e invece i collage diventano arte che racconta, narrante. Più di venti anni spesi a raccontare il pensiero collettivo e personale tradotti in modo sapiente nell’arte.

Senatore ha preso parte alle più grandi Biennali in giro per il mondo.

Nelle sue  immaginifiche installazioni, c’è la tradizione, dei lumini, in un India,  prima dell’elettricità intagliati nel fico, le cui piccole fiammelle, raccontavano della magia e della poesia di cui l’essere umano è intriso. 

Alla mai tramontata tradizione italiana delle luminarie durante le feste di Paese, specie del Sud Italia, in cui il mistico si fonde con il profano, quando il significato religioso cammina stringendo salda la mano alle credenze popolari. I Santi celebrati in feste in cui la luce è la protagonista.

Abu Dhabi: una sfida ambiziosa

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Corrispondente da Abu Dhabi (Emirati Arabi) Ha frequentato la facoltà dì giurisprudenza di Ravenna, distaccamento di Alma Mater di Bologna. Sposata con due figli, ha intrapreso la scelta famigliare di vita all’estero. Ha trascorso diversi anni in Egitto, operando in varie associazioni umanitarie del luogo e vissuto in prima persona la primavera araba e le trasformazioni del Paese dal punto di vista geopolitico. È appassionata di fotografia e di arte in genere. Ha gestito un blog semiserio rivolto alle mamme all’estero. Trasferita negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi, ha provato a rimettersi in gioco frequentando un Corso di Interior Design e raccontando le meraviglie del mondo arabo, mistero, tradizione e fascino di un’architettura e di un design cosmopoliti. Vive nelle Etihad Towers, un complesso di 5 grattacieli, che rappresentano un’attrazione di Abu Dhabi.

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