L’architettura sostenibile e le questioni ambientali sono diventate tematiche di grande importanza per le imprese, le comunità locali e internazionali, e sono diventate necessarie per le persone. La parola “sostenibilità” e l’etichetta “architettura sostenibile” sono diventate comuni tra gli architetti e i designer, principalmente per due ragioni: funzionali e formali. Ogni oggetto che vuole essere sostenibile deve trasmettere un senso di consapevolezza ecologica attraverso la propria immagine, mentre la sua funzionalità deve essere in relazione al suo impatto sull’ambiente.
Cosa si intende per architettura sostenibile
L’ambiente in cui viviamo, dalle nostre case alle aree urbane pubbliche, ha un grande impatto sul nostro benessere. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un cambiamento significativo nelle nostre opinioni sull’ambiente costruito, in termini di funzionalità, aspetto e sostenibilità. La crescente preoccupazione per l’uso eccessivo di materiali plastici e le emissioni di CO2 del settore delle costruzioni ha portato ad una maggiore consapevolezza e ha influenzato il modo in cui pensiamo all’ambiente edificato. Nel prossimo anno, ci aspettiamo di vedere queste cinque tendenze architettoniche emergenti che rispecchiano l’evoluzione del pensiero intorno all’architettura e alla sostenibilità.
La prima tendenza architettonica emergente è l’architettura “green” e la vita eco-consapevole. Questa tendenza riflette la crescente consapevolezza dell’evoluzione climatica del mondo e la necessità di soluzioni sostenibili e di materiali naturali o riciclati per il futuro. Oggi, la grande architettura non riguarda solo l’aspetto di un edificio, ma anche la sua efficienza e la sua utilità futura. Gli edifici climaticamente neutri sono una scelta eccellente, ma è necessario fare un ulteriore passo avanti e rendere anche l’ambiente circostante le abitazioni climaticamente positivo. Ciò implica l’uso di materiali naturali come il legno, sistemi di riciclaggio dell’acqua e l’ottimizzazione delle risorse naturali come la luce, il vento e altre fonti.
La seconda tendenza emergente è l’uso del legno come materiale strutturale. L’industria delle costruzioni è responsabile di gran parte delle emissioni globali di CO2 e deve diminuire rapidamente. Il legno è una scelta eccellente perché permette un bilancio in termini di emissioni di carbonio positivo anziché negativo come gli altri materiali strutturali. Inoltre, il legno può essere utilizzato per creare costruzioni prefabbricate o modulari che possono essere assemblate in loco, rendendo il processo di costruzione più rapido, agevole ed economico.
La terza tendenza emergente è la creazione di spazi che soddisfano tutti i sensi. Le trame, gli odori e i suoni influenzano fortemente il modo in cui una persona si sente all’interno di determinate stanze e negli spazi urbani. L’utilizzo del legno è il modo più semplice per creare questa sensazione positiva. La struttura e il colore naturali del legno promuovono un senso di calore e comfort, e il legno ha anche un odore gradevole se usato in buona quantità. Inoltre, il legno ha dei benefici acustici che lo rendono ideale per l’uso negli ambienti domestici.
La quarta tendenza emergente è la luce naturale e gli elementi di design biofili. Gli spazi esterni e interni stanno diventando sempre più interconnessi e la natura viene portata all’interno degli edifici. L’utilizzo di materiali naturali e di elementi che richiamano la natura, come il legno o le piante, sta diventando sempre più diffuso per creare ambienti salutari e sostenibili. La luce naturale è un altro elemento importante che viene utilizzato per migliorare la qualità degli spazi e per ridurre il consumo energetico.
Per questo motivo, l’architettura e il design stanno diventando sempre più centrati sull’uomo, poiché gli edifici non sono più visti come semplici strutture funzionali, ma come spazi che influenzano direttamente il nostro benessere e la nostra qualità della vita.
Infine, una delle maggiori tendenze in architettura è quella di abbracciare il concetto di “spazi flessibili”. Gli spazi flessibili consentono una maggiore adattabilità e flessibilità, adattandosi ai cambiamenti delle nostre vite e delle nostre esigenze in evoluzione. Gli architetti stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza di creare spazi multifunzionali che possano essere utilizzati in modo diverso in base alle esigenze del momento, anziché creare stanze che servono solo a uno scopo specifico.
A questo paradigma si associa quello del cosiddetto social housing, che è diventato una priorità in Europa, e che è stato uno dei temi principale della edizione di Klimahouse che si è svolta a marzo di quest’anno. Negli ultimi anni, il concetto di edilizia sociale residenziale si è evoluto e si concentra sui valori fondamentali di un nuovo modo di costruire, come il risparmio energetico, il basso impatto ambientale e il comfort abitativo, per soddisfare le esigenze contemporanee.
Ciò è particolarmente importante nei grandi centri urbani, dove lo spazio è limitato e il costo del terreno è elevato. La creazione di spazi flessibili può consentire di ottimizzare al meglio il poco spazio disponibile e di creare un ambiente più vivibile e funzionale.
Possiamo dunque concludere che l’architettura stia evolvendo rapidamente, abbracciando nuove tendenze e nuovi materiali per creare spazi più sostenibili, funzionali ed esteticamente piacevoli. La centralità dell’uomo e del suo benessere è diventata un elemento fondamentale della progettazione architettonica, mentre la sostenibilità e l’eco-consapevolezza sono diventati una necessità per il futuro del nostro pianeta.
Archistar: chi sono i protagonisti mondiali dell’architettura e del design