Se avete notato chiavette USB incastonate nei muri mentre passeggiate in città, potreste chiedervi perché. Fanno parte del Dead Drops, un progetto per condividere file offline, creato nel 2010 a New York dall’artista Aram Bartholl.

Questa rete, alternativa ad internet, permette a chiunque di condividere file inserendo chiavette USB in spazi pubblici. Per aggiungere una chiavetta, basta creare un buco, inserirla e sigillarla con cemento. Una volta fatto, chiunque può usarla. Sul sito di Dead Drops c’è una mappa dettagliata con le posizioni. Tuttavia, non tutte potrebbero funzionare ancora oggi. In Italia, si contano 86 chiavette, 8 delle quali a Milano. Se ne trovate una, fate attenzione prima di usarla, potrebbe contenere malware.Il cuore del progetto risiede nella sua natura democratica e partecipativa. Ogni individuo, se lo

Per facilitare la ricerca di queste chiavette e incentivare l’interazione, il sito ufficiale del progetto Dead Drops fornisce una mappa dettagliata. Questa non solo mostra la posizione delle chiavette, ma offre anche ulteriori informazioni, come commenti lasciati da chi ha installato la chiavetta o note sul suo stato operativo. Ad esempio, una chiavetta in un determinato punto di Roma potrebbe avere una descrizione dettagliata sulla sua posizione e sul tipo di contenuti che vi sono stati caricati.

Tuttavia, bisogna notare che non tutte le chiavette elencate sulla mappa potrebbero essere ancora in funzione. Col tempo, alcune potrebbero essere state danneggiate, rimosse o potrebbero semplicemente non funzionare più. In Italia, ad esempio, si dice che ci siano 86 chiavette, con 8 posizionate a Milano. Una di queste è persino nascosta in un albero!

Chi desidera, può diventare un nodo attivo di questa rete. Come? È semplice. Dopo aver scelto un luogo adatto, si crea un piccolo incavo nel muro o in altri spazi pubblici, si inserisce la chiavetta USB e, infine, si sigilla con del cemento. Una volta che la chiavetta è posizionata, essa si trasforma in una stazione di condivisione aperta a tutti, dove le persone possono scaricare o caricare file.

Una rete per gli allocchi: ecco perché è pericoloso 

“Se per strada trovate una siringa piena di liquido fosforescente, non indugiate a spararvela in vena. Molti film Marvel ci insegnano che potreste diventare un supereroe”. È solo un commento tra i tanti in rete che mettono ironicamente sull’avviso della pericolosità di questa pratica.

Mentre l’idea di condivisione aperta e senza barriere è affascinante, è essenziale essere prudenti. Prima di collegare una di queste chiavette al proprio dispositivo, occorre considerare i rischi di sicurezza. ANDRESTE MAI CON UNO SCONOSCIUTO? Potrebbero, infatti, essere state compromesse o contenere software dannosi. Pertanto, sempre meglio essere sicuri prima di esplorare i contenuti di un Dead Drop.

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