Oggi su Radio Antenna Uno, ascoltabile in streaming in tutto il mondo, arredare l’Home Office, l’ufficio in casa.
Proseguono gli appuntamenti in Radio, con gli esperti di Interiorissimi, all’interno del programma“Alziamo le vibrazioni“, il contenitore del benessere condotto da Carla Canapè nel quale Radio Antenna Uno fa palestra insieme per il corpo, la mente e l’anima, con il contributo di professionisti ed operatori dell’abitare e dello stare bene.
La trasmissione esce dai confini Italiani (la radio si può ascoltare in streaming da ogni parte del mondo) –
La trasmissione può essere rivista a questo link www.facebook.com/watch/live/
Abbiamo chiesto ai nostri redattori di fornirci qualche consiglio aggiuntivo sull’allestimento della zona lavoro in casa. Il “lavoro agile” che è entrato recentemente nelle abitudini delle abitazioni degli italiani
Gabriella Cevrero è Interior e Color Designer e nostra corrispondente da Torino
Lavorare molte ore in una stanza è meglio se l’ambiente è confortevole e piacevole da vedere. L’Interior Designer Gabriella Cevrero consiglia l’unione di pezzi vintage con quelli moderni per creare un aspetto meravigliosamente rustico e “vissuto”. Il modo migliore per farlo è lasciare che i principali oggetti vintage siano al centro della scena (che sia una scrivania o una sedia) e dare nuova vita ai pezzi della vecchia scuola, se necessario: questo può essere fatto rifoderando o riverniciando.
Antonio Lo Campo è nostro redattore e giornalista de La Stampa
“Il futuro è nella Space Economy, a parte i brevi voli turistici che già sono una realtà, e sarà sempre più caratterizzato dalle lunghe permanenze, per le stazioni spaziali del domani, e le basi sulla Luna. Per poi arrivare, in seguito, alle colonie su Marte. Ecco perché l’Interior Design è, e sarà sempre più importante anche per il settore spaziale. È impensabile non arredare, o realizzare gli interni di luoghi deputati al lavoro per astronauti privati che vi dovranno restare per settimane e mesi, senza un sopporto psicologico così importante. Si tratterà di arredamenti interni sempre più confortevoli e sempre più simil-terrestri, anche se naturalmente adattati alla particolare struttura posta nello spazio cosmico, oppure sulla superficie di un corpo celeste. Non vedremo poro iù solo laboratori carichi di strumenti, armadietti e contenitori, e numerosi fasci di cavi, ma veri e propri habitat su cui vivere e lavorare in condizioni, se non proprio terrestri, assai simili”.
Federica Felice è Interior Designer e nostra corrispondente da Milano
“Con l’home working lavoro e abitare si fondono ma è importante stabilire uno spazio dedicato e privo di rumori molesti. Potremmo prendere in considerazione di installare dei pannelli fonoassorbenti. Ci permettono una maggiore concentrazione e tranquillità durante il lavoro alla scrivania.
Esistono in commercio i “tendaggi” fonoassorbenti di colorazioni diverse che si adattano molto bene a una zona ufficio ma anche in qualsiasi ambiente”
Ivana Canavesi è Designer e nostra corrispondente da Barcellona (Spagna)
Consiglio in un ambiente di stimolare i 5 sensi. Io ad esempio mi sono circondata di piccole cose che mi fanno stare bene, come i bei ricordi. Sono oggetti che cambio continuamente: sulla scrivania ho una conchiglia della Sardegna, un olio profumato che a volte prendo e odoro (ispirato ai fichi di Sicilia). Ho delle belle piante (che tra l’altro depurano l’aria). E per ultimo il più importante ascolto musica che mi aiuta nei lavori creativi. la bellezza salverà il mondo!
Veronica Presti è nostra corrispondente da ABU DHABI (Emirati Arabi)
Nella progettazione di uno spazio di lavoro domestico, va tenuto conto innanzitutto il lavoro della persona, verso la quale si cerca di creare gli spazi lavorativi, ad hoc, un fotografo, non avrà le stesse esigenze organizzative di un medico, o di un docente.
Ci viene incontro il fatto che non necessita di grandi spazi, ma di una giusta collocazione di elementi utili allo scopo lavorativo.
Nell’allestimento dello spazio di home working, andrà considerata un’ampia scrivania, una seduta ergonomica, un punto luce efficiente, una libreria, che potrà essere sospesa o modulare, dotata di particolare versatilità. La postazione di lavoro deve potere beneficiare il più possibile di luce naturale (una ampia finestra).
Le pareti dovrebbero avere toni desaturati (tenui), per favorire calma e concentrazione.