di Claudio Pasqua
Il movimento De Stijl, o neoplasticismo, è stato un importante movimento artistico e culturale nato nei Paesi Bassi all’inizio del XX secolo. Il movimento si è concentrato sull’idea di creare una nuova forma di arte che fosse universale e razionale, basata su principi geometrici e cromatici.
La storia del movimento
Il movimento De Stijl è stato fondato nel 1917 dal pittore e architetto Theo van Doesburg, insieme ad altri artisti e architetti come Piet Mondrian, Gerrit Rietveld, e J.J.P. Oud. Il movimento ha preso il nome dalla rivista omonima, De Stijl, che è stata fondata nel 1917 da van Doesburg e che ha servito come organo ufficiale del movimento.
De Stijl ha avuto una grande influenza sulla cultura europea del XX secolo, ispirando movimenti come il Bauhaus e il modernismo internazionale.
Il neoplasticismo e l’arte
Il neoplasticismo era l’idea centrale del movimento De Stijl. Questo approccio all’arte si basava su forme geometriche e colori primari (rosso, blu e giallo), insieme al bianco, al nero e al grigio. L’obiettivo era creare un’arte universale e razionale, che potesse essere compresa da tutte le persone. Il neoplasticismo ha influenzato molte forme d’arte, tra cui pittura, architettura e design.
L’architettura
L’architettura del movimento De Stijl ha avuto un grande impatto nella storia dell’architettura moderna e ha influenzato molti architetti nel corso del XX secolo.
Gli architetti del movimento, tra cui Gerrit Rietveld, J.J.P. Oud, Robert van’t Hoff e Cornelis van Eesteren, hanno cercato di creare un nuovo tipo di architettura che fosse razionale, funzionale ed esteticamente armoniosa. Il loro obiettivo era quello di creare uno stile architettonico che rispondesse alle esigenze della modernità, ma che allo stesso tempo fosse semplice e facilmente riproducibile.
Una delle caratteristiche distintive dell’architettura De Stijl è l’uso di forme geometriche elementari come il quadrato e il rettangolo, utilizzati come blocchi primari per la costruzione di edifici. Questi elementi architettonici sono stati utilizzati per creare edifici razionali e funzionali, in cui ogni elemento ha una funzione specifica e si integra in un disegno complessivo.
Inoltre, gli architetti del movimento De Stijl hanno fatto un uso innovativo del colore, utilizzando le tonalità primarie (rosso, giallo e blu) e i non-colori (nero, bianco e grigio) per creare un senso di equilibrio e armonia visiva all’interno degli edifici. Questo approccio cromatico ha rappresentato un’importante innovazione nel campo dell’architettura moderna.
Un altro aspetto importante dell’architettura del movimento De Stijl è stato l’uso di nuovi materiali e tecnologie di costruzione, tra cui il calcestruzzo armato e l’acciaio. Questi materiali hanno permesso agli architetti di creare strutture di grandi dimensioni e di sperimentare con nuove forme e soluzioni strutturali.
La pittura
La pittura è stata un’altra forma d’arte importante per il movimento De Stijl. I pittori del movimento cercavano di creare opere d’arte che fossero semplici e geometriche, usando solo colori primari e linee rette. Uno dei pittori più famosi del movimento è stato Piet Mondrian, che ha sviluppato la sua forma di pittura geometrica che chiamava “pittura neoplastica”. Le sue opere sono caratterizzate da linee nere che delimitano aree di colore primario, creando una composizione equilibrata.
Il design

Il movimento De Stijl ha avuto una forte influenza anche nel campo del design, soprattutto nell’ambito dell’arredamento e degli oggetti di uso quotidiano. I designer del movimento, tra cui Gerrit Rietveld, hanno cercato di creare oggetti che fossero funzionali, razionali e geometricamente equilibrati, utilizzando forme semplici e colori primari. Il loro obiettivo era quello di creare un design che rispondesse alle esigenze della modernità, ma che allo stesso tempo fosse semplice e facilmente riproducibile.
Uno dei pezzi più famosi di design De Stijl è la sedia di Rietveld, creata nel 1917-1918. La sedia è stata realizzata utilizzando solo blocchi geometrici di legno e una combinazione di colori primari e non-colori, creando un oggetto funzionale e al contempo esteticamente sorprendente.
Inoltre, il movimento ha promosso l’idea di creare oggetti di uso quotidiano che fossero accessibili a tutti, e che fossero prodotti in serie utilizzando metodi industriali. Questo approccio ha rappresentato un’importante innovazione nel campo del design, anticipando l’idea della produzione in serie che sarebbe stata centrale nell’industria del design negli anni successivi. Oltre alle sedie, gli oggetti di design De Stijl includono lampade, tavoli, armadi e altri mobili, tutti caratterizzati dalla loro semplicità geometrica e dalla loro attenzione alla funzionalità. Anche i tessuti e le stoffe sono stati disegnati seguendo lo stesso approccio, utilizzando forme e colori semplici per creare un senso di equilibrio e armonia visiva.
Gli architetti
Gerrit Rietveld (1888-1964) è stato un architetto e designer olandese, noto soprattutto per il suo lavoro all’interno del movimento De Stijl.
Rietveld ha iniziato la sua carriera come falegname, ma presto si è interessato all’architettura e al design. Nel 1917, ha incontrato Theo van Doesburg e si è unito al movimento De Stijl, contribuendo con diversi progetti di mobili e oggetti d’arredo.
Il lavoro più noto di Rietveld è la casa Schröder, progettata nel 1924 per la vedova di un amico dell’architetto. La casa è considerata uno dei primi esempi di architettura moderna e presenta molte delle caratteristiche distintive del movimento De Stijl, tra cui l’uso di linee orizzontali e verticali, la riduzione dei colori alle tonalità primarie e il design semplice e geometrico.
Rietveld ha continuato a lavorare come architetto e designer per molti anni, creando numerosi mobili, oggetti d’arredo e edifici. Tra le sue opere più note si annoverano la sedia Red and Blue, il tavolo Zig-Zag e la lampada Zig-Zag, tutte esempi di design innovativo e geometrico.
Oltre al suo lavoro all’interno del movimento De Stijl, Rietveld ha influenzato l’architettura moderna con il suo lavoro sulla funzionalità e la semplicità del design. Ha cercato di creare oggetti che fossero funzionali ed efficaci, ma anche belli e piacevoli da guardare.
Jacobus Johannes Pieter Oud (1890-1963) è stato un architetto olandese noto soprattutto per la sua associazione con il movimento De Stijl e per il suo contributo all’architettura moderna.
Oud ha studiato architettura presso l’Università Tecnica di Delft e ha lavorato per un breve periodo come assistente di Hendrik Petrus Berlage. Nel 1917, Oud ha incontrato Theo van Doesburg, uno dei fondatori del movimento De Stijl, e ha iniziato a lavorare con lui e altri artisti del movimento.
Ha progettato diversi edifici per il movimento De Stijl, tra cui la casa per il pittore Bart van der Leck, la casa per il critico d’arte Cornelis Veth, e il progetto per l’edificio della De Stijl. Tutti questi edifici presentano le caratteristiche distintive del neoplasticismo, come l’uso di linee orizzontali e verticali, la riduzione dei colori alle tonalità primarie e il design semplice e geometrico.
Ha poi continuato a lavorare come architetto per molti anni, sperimentando con diversi stili architettonici e contribuendo alla creazione di molte opere importanti. Tra le sue opere più note si annoverano la Casa Oud ad Amsterdam e il complesso residenziale Kiefhoek a Rotterdam, che è considerato uno dei primi esempi di architettura sociale in Europa.
Dopo la seconda guerra mondiale, Oud si è concentrato sulla progettazione di edifici pubblici e istituzionali, tra cui il municipio di Rotterdam e il complesso residenziale De Bijlmer a Amsterdam.
Robert van ‘t Hoff (1887-1979) è stato un architetto olandese noto soprattutto per essere stato uno dei primi ad adottare il movimento De Stijl nei suoi progetti.
Van ‘t Hoff ha studiato architettura presso l’Università Tecnica di Delft e ha lavorato come assistente di Hendrik Petrus Berlage, uno dei principali architetti olandesi dell’epoca. Nel 1914, van ‘t Hoff ha iniziato a sviluppare il suo interesse per il movimento De Stijl e ha cominciato a incorporare i principi del neoplasticismo nei suoi progetti.
Nel 1915, van ‘t Hoff ha progettato la sua casa, nota come Huis Van ‘t Hoff, che è considerata una delle prime opere dell’architettura moderna in Olanda. La casa presenta una struttura semplice e geometrica, con pareti bianche e nere e finestre quadrate, e utilizza i colori primari (rosso, blu e giallo) in modo creativo.
Van ‘t Hoff ha continuato a lavorare come architetto, progettando numerosi edifici che hanno incorporato i principi del movimento De Stijl. Tra le opere più importanti si annoverano la casa per il poeta Hendrik Marsman e la casa per l’architetto Jan Wils.
Dopo il 1920, van ‘t Hoff si è allontanato dal movimento De Stijl e ha cominciato a sperimentare con altri stili architettonici, tra cui il Razionalismo e il Movimento Moderno. Ha anche lavorato come urbanista e ha progettato il piano urbanistico per la città di Rotterdam nel 1930.
Cornelis van Eesteren (1897-1988) è stato un architetto e urbanista olandese, noto soprattutto per il suo lavoro come membro del movimento De Stijl e per la sua attività nella ricostruzione di Amsterdam dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Van Eesteren ha studiato architettura presso l’Università Tecnica di Delft, dove ha incontrato Gerrit Rietveld e Theo van Doesburg, due importanti membri del movimento De Stijl. Nel 1923, van Eesteren si unì al movimento De Stijl e iniziò a lavorare come architetto e urbanista.
Tra le opere più importanti di van Eesteren si annoverano le sue proposte per la ricostruzione di Amsterdam dopo la Seconda Guerra Mondiale. Van Eesteren credeva che la città dovesse essere ridisegnata utilizzando un approccio razionale e funzionale, e proponeva l’uso di grandi spazi aperti e di edifici a bassa altezza. La sua proposta più famosa è stata la Plan Zuid, un piano urbanistico per la parte sud di Amsterdam, che prevedeva la creazione di una grande rete di parchi e di un sistema di trasporto pubblico efficiente.
Van Eesteren ha anche progettato numerosi edifici, tra cui la sede della Philips a Eindhoven e il complesso residenziale Kiefhoek a Rotterdam. Nel 1930, van Eesteren ha partecipato alla realizzazione del Padiglione Olandese all’Esposizione Internazionale di Barcellona, insieme a altri membri del movimento De Stijl.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, van Eesteren ha continuato a lavorare come urbanista, partecipando alla ricostruzione di Amsterdam e al piano urbanistico per L’Aia. Nel 1959, van Eesteren è stato nominato professore presso l’Università Tecnica di Delft, dove ha insegnato urbanistica fino al suo ritiro nel 1967.
Gli artisti
- Piet Mondrian (1872-1944)
- Hans Richter (1888-1976)
- Ilya Bolotowsky (1907-1981)
- Marlow Moss (1890-1958)
- Amédée Ozenfant (1886-1966)
- Max Bill (1908-1994)
- Jean Gorin (1899-1981)
- Burgoyne Diller (1906-1965)
- Georges Vantongerloo (1886-1965)
- Walter Dexel (1890-1973)
- Peter Alma (1886-1969)
- Jan Wils
- Robert van’t Hoff (1887-1979)
- Vilmos Huszar
- Johannes Duiker
- Bernard Bijovet
- Jean Arp
- El Lissitzky
- Cesar Domela
- Piet Zwart
- Antony Kok
- Sophie Taeuber-Arp
- Vilmos Huszar
- Eileen Gray
Riviste
- De Stijl: la rivista ufficiale del movimento, fondata da Theo van Doesburg. È stata il principale mezzo di diffusione del movimento artistico olandese De Stijl. Fondata nel 1917 da Theo van Doesburg, la rivista è stata pubblicata per oltre vent’anni fino al 1932, ed è diventata un’importante piattaforma per la pubblicazione di teorie, manifesti, opere d’arte e design. Ha visto la partecipazione di molti membri del movimento De Stijl, tra cui gli artisti Piet Mondrian, Bart van der Leck e Vilmos Huszár, nonché gli architetti Gerrit Rietveld e JJP Oud. Il loro lavoro e le loro teorie hanno trovato ampio spazio all’interno della rivista, che ha avuto un ruolo fondamentale nell’affermazione e nella diffusione del movimento De Stijl sia a livello nazionale che internazionale.
Ha anche presentato numerose teorie riguardanti l’arte e il design, tra cui l’idea di creare una forma di espressione artistica che fosse libera dalle restrizioni della realtà visibile e basata sulla pura essenza della forma e del colore. Questa teoria ha portato alla creazione del neoplasticismo, il movimento artistico che ha caratterizzato gran parte delle opere d’arte e del design prodotti dal movimento De Stijl. Infine ha avuto anche un impatto significativo sulla cultura visiva moderna, influenzando non solo l’arte e il design, ma anche l’architettura, la moda, la fotografia e l’urbanistica. La sua influenza si è estesa ben oltre i confini dell’Olanda, raggiungendo altri paesi europei e persino l’America. - Wendingen: rivista di architettura e arte, che ha ospitato molte opere di artisti del movimento De Stijl. Wendingen è stata una rivista olandese di arte e architettura pubblicata tra il 1918 e il 1931. Fondata da un gruppo di artisti, architetti e designer, la rivista si è concentrata su un’ampia gamma di argomenti tra cui arte moderna, architettura, design, artigianato e fotografia. La rivista è stata caratterizzata da un’attenzione particolare per le innovazioni artistiche e architettoniche dell’epoca, inclusi i movimenti De Stijl e l’espressionismo tedesco. Il nome “Wendingen”, che in olandese significa “svolta”, rifletteva l’idea di una svolta nella cultura visiva moderna che la rivista cercava di promuovere. È nota per la sua straordinaria grafica, spesso caratterizzata dall’uso di colori vivaci, immagini audaci e font innovativi. In particolare, il suo direttore artistico, Hendrik Wijdeveld, ha creato numerose copertine iconiche per la rivista utilizzando tecniche come la litografia e la xilografia. Ha pubblicato anche diversi articoli e recensioni riguardanti l’opera di importanti artisti e architetti dell’epoca, come Frank Lloyd Wright, Le Corbusier, Mies van der Rohe, Gerrit Rietveld, Theo van Doesburg e Piet Mondrian. Inoltre, la rivista ha incluso anche contributi di importanti figure della cultura olandese, come il poeta e scrittore Hendrik Marsman e l’artista Jan Toorop.
- Geometricae: è una pubblicazione specializzata che si concentra sull’astrattismo geometrico internazionale nel campo dell’arte. Questa rivista è stata creata come un progetto senza scopo di lucro da un gruppo di artisti e critici del CIRCA (Centro Internazionale di Ricerca sull’Arte Concreta), guidati dall’architetto Gianfranco Spada, a Valencia, in Spagna. Il suo obiettivo principale è quello di promuovere l’astrattismo geometrico, presentando opere d’arte, interviste e recensioni critiche di artisti e opere di questo genere provenienti da tutto il mondo. Geometricae è una rivista digitale che ha iniziato la sua attività nel 2015.
Conclusioni
Il movimento De Stijl è stato un importante movimento culturale che ha influenzato l’arte, l’architettura e il design del XX secolo. L’idea centrale del movimento era il neoplasticismo, che cercava di creare opere d’arte universali e razionali utilizzando forme geometriche e colori primari. Il movimento ha avuto molti protagonisti, tra cui architetti come Rietveld e Oud, artisti come Mondrian e van Doesburg, e riviste come De Stijl e Wendingen.