Se potessi farlo, andresti al lavoro in bicicletta, in motorino o in monopattino elettrico?
La volontà di utilizzare mezzi di piccole dimensioni, come si vede in grafica, è elevata soprattutto in quei Paesi con una lunga tradizione di micromobilità, come Italia e Francia. Negli Stati Uniti invece solo il 60% ha dichiarato di prendere in considerazione la micromobilità e questo anche perché molte città americane sono state disegnate per spostarsi principalmente in auto.
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Per micromobilità si intendono tutti quei mezzi utilizzati per percorrere brevi distanze, soprattuto in città, attraverso mezzi meno pesanti e meno inquinanti di quelli tradizionali.
In Europa l’utilizzo di questi mezzi sta continuando a crescere stabilmente. In Italia per esempio a settembre del 2020 gli spostamenti in bici sono aumentati del 27,5% rispetto allo stesso mese del 2019, e nello stesso periodo, Google Maps ha registrato +69% nelle richieste di indicazioni stradali per percorsi in bicicletta.
Ma cosa manca perché quel 81% di italiani che vorrebbe viaggiare leggero si attivi a farlo? I punti cruciali per agevolare questa transizione sono due:
- Incentivi per acquistare o utilizzare in condivisione bici, scooter e monopattini elettrici
- Infrastrutture per garantire la sicurezza di chi viaggia con mezzi leggeri
Di come sta cambiando la mobilità in città Paolo Bovio ne ha discusso con Federico Parolotto, pianificatore dei trasporti e senior partner di Mobility in Chain, in questa puntata del podcastCittà:
https://lnkd.in/eCn8Cip9
E-Bikes: intervista a Gary Fabris direttore commerciale Five
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