“Non c’è una spesa che non sia importante. Dietro ogni prodotto che compriamo, infatti, c’è una storia che parla di noi. Esselunga lo sa: è per questo che si impegna ogni giorno ad offrire sempre il meglio ai propri clienti” – Spot Esselunga
Un recente annuncio pubblicitario di Esselunga sta generando molte reazioni e discussioni. Intitolato “La Pesca”, racconta la storia di una bambina con genitori separati o divorziati. Durante la spesa con la madre, la bambina chiede di comprare una pesca, che poi regala al padre quando va a prenderla, facendo credere che fosse un gesto della madre, nella speranza di farli riavvicinare. La reazione online è divisa: alcuni lo trovano emozionante, mentre altri ritengono che l’annuncio possa far sentire in colpa i genitori separati o divorziati e che presenti una visione datata della situazione. Una cosa è certa: l’azienda fondata da Caprotti ha dato una spallata a centinaia di spot melensi in cui si vedono rappresentate solo famiglie felici: una finzione che ci allontana dalla realtà, come quella delle famiglie separate. L’agenzia che ha prodotto lo spot è Small.
YouTube TrueView In-Stream Ads
Normalmente la durata di uno spot pubblicitario TV varia a seconda della strategia di marketing, del budget e delle specifiche esigenze della campagna pubblicitaria. Ma le durate più comuni variano da 15 secondi a un massimo di 60 secondi.
Il video di Esselunga dura ben 2 minuti dunque non è adatto a un pubblico televisivo ma si indirizza su altri canali come YouTube, dove questi video raggiungono un risultato di ritorno solo se lo spettatore guarda almeno 30 secondi dell’annuncio… È quello che viene chiamato marketing virale.
Il “marketing virale”, o “viral marketing” in inglese, si riferisce a una strategia di marketing in cui le informazioni su un prodotto o servizio si diffondono tra le persone, spesso attraverso i canali dei social media, in un modo che può essere paragonato alla diffusione di un virus. In altre parole, il contenuto diventa “virale” quando viene condiviso, discusso e propagato volontariamente dagli individui, piuttosto che attraverso la tradizionale pubblicità a pagamento.
Gli annunci su YouTube che durano 2 minuti o anche di più sono spesso chiamati “YouTube TrueView In-Stream Ads”. Il bello di questi annunci è che l’annunciatore paga solo se lo spettatore guarda almeno 30 secondi dell’annuncio (o tutto l’annuncio se dura meno di 30 secondi).
E vista la discussione che è nata attorno a questo spot, possiamo confermare che l’obiettivo è stato centrato in pieno! Se poi qualcuno ci vede altro che non il desiderio di una bimba di far ravvicinare i genitori separati, lo scrive e diffonde la sua idea, libero di farlo. Non farà altro che alimentare lo spot rendendolo ancor più virale, alimentando il Click-through rate e aiutando l’azienda nell’intento iniziale di promuovere il brand.
Non è la prima volta di un video emozionale
I grandi magazzini John Lewis sono noti da anni per i loro spot pubblicitari emozionali e ben prodotti, specialmente quelli natalizi. Gli spot di John Lewis tendono a raccontare storie toccanti che evocano emozioni forti e creano un legame tra il marchio e i consumatori. La musica, la cinematografia e la narrativa sono tutti elementi chiave che rendono questi annunci così potenti e memorabili.
Quello di Esselunga ricorda per certi versi l’approccio e lo stile emozionale degli spot di John Lewis, ed è probabile che anche Esselunga stia cercando di sfruttare il potere delle emozioni e delle storie per collegarsi ai suoi clienti. La narrazione emotiva può creare un legame duraturo tra un marchio e i suoi consumatori, rendendo l’azienda più memorabile e risonante.
In ogni caso, la chiave del successo per qualsiasi campagna pubblicitaria emotiva è l’autenticità e la capacità di raccontare una storia che risuoni con il pubblico target.
John Lewis: i grandi magazzini britannici e i celebri spot che ci hanno commosso