Si parla molto di Generazione Digitale, ma cos’è? Il direttore di Interiorissimi su questi e altri temi in diretta TV durante il programma in onda su Rete 7 e su canali satellitari (825 SKY e 420 di TivùSAT) 

Come è cambiato il modo di lavorare e di trovare lavoro grazie al digitale e in particolare al World Wide Web? 
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Durante la trasmissione di Rete 7 un dialogo tra Federico Morra e Claudio Pasqua su “come il digitale abbia seriamente cambiato il modo di lavorare”, in particolare nei settori vicini ai lettori di Interiorissimi ovvero la progettazione architettonica, il design ma anche il giornalismo digitale.
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Claudio Pasqua, che da oltre 10 anni dirige testate digitali di informazione professionale, durante la puntata parla di quanto siano importanti “le reti” per trovare lavoro e per aumentare le opportunità di Business.
Dalle reti sociali (la forza dei legami deboli di Mark Granovetter), alla teoria dei sei gradi di separazione, fino ai social network come LinkedIn, utilissime per creare e coltivare contatti utili per qualunque professionista.
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E così durante la puntata si cerca di spiegare perché – per trovare lavoro, per trovare clienti o per la nostra attività – i “legami deboli”  siano quelli più utili. Perché, mentre quelli forti sono più vicini a noi e maggiormente ben disposti a fornirci un aiuto emotivo, in verità sono parte della nostra stessa cerchia, in cui spesso i collegamenti sono gli stessi, quindi poco utili ad indicarci un collegamento che non abbiamo già considerato

Da artigiani a manager: come si lavora oggi con il digitale? 

Dal coworking allo Smart Working il lavoro è cambiato per sempre. Tanto che da una ricerca rilasciata da OKTA, fornitore di una piattaforma cloud per la gestione sicura delle identità e degli accessi, emerge che dopo più di un anno in smart working i lavoratori (sia manager che impiegati) oggi vogliono lavorare dove e quando preferiscono. L’obiettivo per gli imprenditori non è più gestire un team che lavora da remoto ma costruire un’esperienza lavorativa con la persona al centro. È questo il nuovo status quo: una nuova definizione dello spazio lavorativo, in cui “si lavora ovunque ci si trovi”. Che si voglia chiamare remoto, ibrido, flessibile o dinamico, le aziende che vogliono essere competitive e attrarre talenti devono ripensare il classico posto di lavoro.

La multinazionale Okta ha rilasciato una nuova ricerca dal titolo “Il futuro dello smart working” condotta da Censuswide negli ultimi 14 mesi. Intervistati oltre 1000 dipendenti e manager italiani.

La ricerca di Okta porta a una chiara certezza: nessun posto di lavoro va bene per tutti, non più. Le aziende, quindi, devono adeguarsi.

I giovani più disponibili a trasferirsi e a lavorare in un ambiente “asincrono”

Avendone la possibilità grazie allo smart working, ben il 53% dei più giovani, nella fascia 16-34 anni, si trasferirebbe altrove, percentuale che crolla al 18% sopra il 55 anni. In generale, il 62% degli impiegati italiani sceglierebbe di rimanere esattamente dov’è (il 44% per rimanere vicino alla famiglia).

Analogamente, gli orari di lavoro tradizionali sembrano essere più apprezzati dai senior. Il 52% degli over 55 vorrebbe lavorare negli orari canonici, mentre il 66% dei giovani (tra i 25 e 34 anni) preferirebbe un ambiente asincrono, senza orari di lavoro fissi e con la possibilità di decidere quando lavorare, da dove e con quali strumenti più idonei.

In questo contesto bisogna tuttavia segnalare che il sondaggio coinvolgeva anche settori come l’Education e la Finanza, in cui spesso il lavoro asincrono non è attuabile per limitazioni tecniche o logistiche.

Dalla progettazione a distanza alla realtà aumentata 

Basata su nuovi software, l’ultima generazione di strumenti digitali per architetti (e non solo) facilita il rilievo di ambienti ed edifici. E offre la possibilità di “viaggiare” negli interni prima che siano costruiti, per definirne ogni aspetto. Evitando così le brutte sorpresa.

Formazione a distanza: non è mai troppo tardi per riprendere a studiare

Oggi online ci si può connettere con le migliori università e centri di formazione al mondo

Un esempio tra i tanti? Ecco 15 corsi gratuiti della Stanford University con certificati nel 2021

E poi si affrontano temi come i “5 errori da non commettere quando si comunica la propria attività di impresa su web” e delle “5 cose da fare subito per aumentare la propria visibilità in rete e trovare più clienti
Claudio Pasqua, dopo gli studi di ingegneria, da anni studia l’evoluzione delle reti sociali applicate al lavoro e al web. Giornalista iscritto all’albo insegna comunicazione e marketing digitale e aiuta i professionisti e le aziende a migliorare il proprio giro di affari. 
Ha scritto numerosi libri e articoli sull’argomento tra cui in particolare alcuni temi che analizzano l’influenza e l’implicazione che le reti hanno sulle nostre vite e il nostro lavoro:
Sarà ospite del programma su Rete 7 su Rete / insieme a Federico Morra – Job Mentor
Per il Piemonte la rete TV è visibile sul canale 12 del Digitale Terrestre. Con copertura di tutto il Piemonte, zone dell’Ovest della Lombardia e su parte della Liguria. Rete 7 trasmette anche su canali satellitari (825 SKY e 420 di TivùSAT) che garantiscono copertura su tutto il territorio nazionale, Europa e Bacino del Mediterraneo). Inoltre è visibile in streaming su www.rete7.it
Nel video una delle puntata precedenti della trasmissione “Generazione Digitale”

Rete 7 è un’emittente televisiva italiana. Avente sede a Torino, copre il Piemonte e la Val d’Aosta tramite il canale 12 del Digitale Terrestre. I suoi contenuti vengono proposti anche sul web. La storia di questa tv locale è iniziata nel 1977 con un nome diverso rispetto a quello con cui la conosciamo oggi.

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