Dialogo con Pino Sestito

Di Piero Luigi Carcerano

Oggi proseguiamo la nostra serie di incontri con Pino Sestito, uno dei massimi esperti in Italia nel campo degli investimenti, del risparmio, delle assicurazioni, delle banche, dei fondi comuni e delle gestioni professionali. Pino, con una laurea in scienze economiche e specializzazioni in scienze finanziarie, un master in risparmio gestito, e 35 anni di esperienza come manager in Allianz Bank, ha un’acutezza di visione unica del panorama economico globale.

Durante la sua carriera, Pino ha anche avuto l’onore di essere docente autorizzato ISVAP e Banca d’Italia, organizzando corsi di specializzazione per promotori finanziari presso l’Università Tor Vergata. Le sue competenze gli hanno permesso di guidare direttamente o di supportare promotori finanziari in tutta Italia.

Ma ciò che distingue veramente Pino è la sua passione per l’innovazione e la sfida: sono queste le spinte che alimentano la sua curiosità e il suo desiderio di esplorare nuovi mondi e immaginare scenari del futuro. Ecco perché siamo onorati di avere l’opportunità di parlare con lui oggi, mentre ci guida nel mondo emergente del metaverso e degli NFT.

L’era degli NFT: Pino Sestito ci illustra il futuro

Pino Sestito
Pino Sestito

Gli NFT, o token non fungibili, hanno rivoluzionato l’arte, il collezionismo e il gaming negli ultimi anni, dando vita a un mercato digitale multimiliardario. Tuttavia, come Pino illustrerà nel corso della nostra conversazione, il 2022 ha segnato un punto di svolta. I prezzi degli NFT più speculativi hanno subito un crollo, ma secondo Pino, nonostante la crisi attuale del mercato NFT, siamo solo all’inizio di una nuova era positiva per il collezionismo di opere d’arte legate agli NFT.

Pino ci guiderà attraverso la sua visione per il futuro degli NFT e ci spiegherà come la combinazione di collezionismo tradizionale e royalties potrebbe creare nuove opportunità di investimento nel panorama economico globale. Ecco una visione del futuro che solo un esperto come Pino Sestito può fornire.

Nel corso degli ultimi anni, abbiamo assistito a un’ondata esplosiva di interesse per gli NFT (Non-Fungible Tokens) che hanno rivoluzionato l’arte, il collezionismo e il gaming. La febbre dell’oro digitale ha raggiunto livelli stratosferici tra il 2020 e il 2022, alimentata da intense campagne di marketing e un crescente entusiasmo speculativo.

AI Piero Carcerano

Gli NFT, come i famosi CryptoPunks, le scimmiette, i gattini, e una varietà di personaggi digitali hanno raggiunto prezzi da capogiro. Questo boom ha generato un tipo di collezionismo digitale che ha visto un’enorme fluttuazione dei prezzi, spesso svincolata dal valore artistico delle opere stesse. Il mercato ha generato miliardi di dollari, arricchendo creatori, piattaforme e diversi operatori del settore.

Tuttavia, il 2022 ha segnato una svolta. I prezzi degli NFT più speculativi hanno subito un crollo, lasciando gli ultimi acquirenti con opere che non sono riusciti a rivendere. Questo è un fenomeno tipico di qualsiasi bene, servizio o titolo che vede un’impennata di prezzo non supportata da valori fondamentali: il crollo è inevitabile e crea sfiducia e panico.

Un esempio eclatante è stato l’NFT di terreni virtuali nel videogioco Decentraland, dove si sono visti terreni virtuali venduti per fino a $300.000, in una corsa alla conquista del West digitale che ha coinvolto non solo individui ricchi in cerca di guadagni facili, ma anche grandi aziende come Disney, Wool Mart, e case di moda come Gucci e Dolce & Gabbana. Ma anche qui, i prezzi sono crollati, in alcuni casi fino al 90% o addirittura a zero.

Questa crisi degli NFT è stata accentuata da vari fattori, tra cui l’intervento delle banche centrali, l’atteggiamento scettico della finanza tradizionale, i ritardi nello sviluppo del metaverso, con le perdite milionarie di Meta, e il calo generale del mercato delle criptovalute. Una tempesta perfetta, potremmo dire.

Tuttavia, nonostante la crisi attuale del mercato NFT, possiamo pensare  che siamo solo all’inizio di una nuova era positiva per il collezionismo di opere d’arte legate agli NFT. La visione del futuro visione è semplice: creare un mercato di portafogli NFT che combinano il collezionismo tradizionale con le potenziali royalties del mercato secondario.

L’idea consiste nell’offrire agli investitori opere d’arte tradizionali di alta qualità, con potenziale di rivalutazione nel tempo, e l’NFT correlato. Così, l’investitore acquista un’opera d’arte come bene rifugio, e allo stesso tempo, registra a suo nome uno smart contract sulla blockchain. Questo contratto offre la garanzia di percepire una rendita del 10% perenne su ogni successiva transazione del mercato secondario relativa all’NFT correlato. In questo modo, il collezionismo d’arte si fonde con le nuove tecnologie, creando un modello di investimento innovativo.

Possiamo immaginare una serie di portafogli diversificati costruiti su misura per le esigenze dei clienti. Questo avvicina il collezionismo d’arte alla finanza decentralizzata, aprendo nuove frontiere di investimento. Un investitore, quindi, non solo avrà la garanzia della proprietà fisica dell’opera d’arte, ma anche il vantaggio della sua rivalutazione potenziale, senza contare la rendita generata dalla rivendita dell’NFT collegato.

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Se consideriamo un orizzonte temporale di 20-50 anni, questo modello può generare risultati finanziari significativi, con rendimenti potenzialmente fino a 100 volte il capitale iniziale. Prendiamo ad esempio un quadro di un artista emergente: l’investitore acquista il quadro e l’NFT correlato. Nel corso del tempo, l’artista guadagna popolarità e il valore del quadro aumenta. Ogni volta che l’NFT viene rivenduto sul mercato secondario, l’investitore riceve una percentuale della vendita. Se l’artista diventa molto popolare, l’NFT potrebbe essere rivenduto molte volte, generando una rendita costante per l’investitore.

Sebbene il mercato degli NFT abbia vissuto una fase di speculazione intensa e un inevitabile crollo, crediamo che la sua vera rivoluzione stia appena iniziando. Gli NFT offrono la possibilità di creare nuove forme di collezionismo e investimento, collegando l’arte tradizionale alla finanza decentralizzata. Ecco perché, nonostante le turbolenze, rimaniamo ottimisti sul futuro degli NFT.

Ovviamente, ci sono molteplici opinioni su questo tema. I puristi ritengono che gli NFT dovrebbero essere unicamente opere digitali, create esclusivamente per il mercato web e registrate sulla blockchain attraverso uno smart contract con un solo proprietario.

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Per incrementare il valore degli NFT sul mercato secondario, quando esistevano opere fisiche corrispondenti, si è arrivati al punto di distruggerle. Un esempio eclatante è quello dell’artista Damien Hirst, originario di Bristol, il quale durante la performance “The Currency” del 2021, ha deciso di bruciare pubblicamente mille delle sue opere appartenenti al gruppo “Spot Paintings”.

Hirst aveva venduto 10.000 NFT, ciascuno corrispondente a un’opera d’arte originale su carta. Gli acquirenti che avevano optato per possedere solo gli NFT digitali, nel tentativo di aumentarne il valore, avevano richiesto la distruzione delle opere fisiche. Così, si è giunti alla distruzione delle opere, alimentando il fuoco nel caminetto della Newport Street Gallery di Londra e distruggendo un valore stimato di 10 milioni di sterline.

NFT e metaverso: come stanno rivoluzionando l’economia del futuro? Intervista con l’esperto Pino Sestito

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Piero Luigi Carcerano è un architetto e designer italiano con una vasta esperienza professionale in ambito nazionale ed internazionale e Caporedattore della sezione Design e Architettura di Interiorissimi. Dopo essersi laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino, ha avviato la sua attività professionale in Italia. Negli anni successivi, ha lavorato sia in Italia che all’estero, in particolare in Cina , dove ha maturato importanti esperienze nell’ambito del design e della progettazione architettonica. Nel 1999 ha fondato il primo centro di realtà virtuale in Italia

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