Di Piero Luigi Carcerano

Le Corbusier, l’architetto svizzero di nome Charles-Edouard Jeanneret, è una figura leggendaria nell’architettura del XX secolo e oltre. Il suo influsso sulla modernità e sull’architettura contemporanea è innegabile. Il suo nome è diventato sinonimo di design innovativo, pensiero architettonico avanzato e una visione audace del futuro. l’architetto visionario che ha plasmato il futuro dell’architettura

Le Corbusier è nato nel 1887 in una famiglia svizzera con radici nell’arte e nella produzione di orologi. Fin da giovane, mostrò un interesse per l’arte e l’architettura, e si iscrisse alla scuola d’arte presso l’École d’Art municipale, dove ebbe l’opportunità di studiare con Charles Eplattenier.

Questo insegnante eclettico e visionario non si limitò a insegnare solo tecniche architettoniche, ma incoraggiò anche i suoi studenti a esplorare questioni più profonde, come l’importanza della conoscenza e dell’interpretazione del passato nell’ambito dell’arte applicata. Eplattenier sostenne il rinnovamento delle arti e l’importanza di riformare gli oggetti attraverso nuove prospettive.

Sotto la guida di Eplattenier, Le Corbusier intraprese una serie di viaggi tra il 1907 e il 1911. Questi viaggi furono cruciali per la sua formazione e il suo sviluppo come architetto. Durante questo periodo, si dedicò allo studio delle abitazioni, cercando di rinnovare le tradizioni e di esplorare nuovi approcci all’architettura.

In Italia, Le Corbusier rimase affascinato dalla Certosa di Firenze, un modello di vita comunitaria che enfatizzava la modestia, la povertà e la razionalità degli spazi abitativi. In seguito, visitò Vienna, dove fu influenzato dal lavoro di Josef Hoffmann e dalla semplificazione del design bidimensionale. Dopo aver rifiutato una collaborazione con Hoffmann, si trasferì a Parigi, dove incontrò Auguste Perret, uno dei primi architetti a utilizzare il cemento armato. Da Perret, Le Corbusier apprese le tecnologie di costruzione tradizionali e moderne.

La conoscenza delle nuove tecnologie e la fusione di tradizione e modernità divennero un tema centrale nel lavoro di Le Corbusier. Il suo periodo con i fratelli Perret lo espose alle innovazioni della costruzione in cemento armato, che avrebbero avuto un’influenza significativa sul suo stile e sulla sua filosofia architettonica.

RONCHAMP, FRANCIA – Pilgrimage Church of Notre Dame –  Le Corbusier.  

L’approccio logico-razionale alla costruzione per Perret divenne parte integrante della visione di Le Corbusier sull’architettura. Studiando edifici come il Garage Ponthieu e le opere di Auguste Perret, Le Corbusier imparò a creare spazi interni flessibili, fluidi e luminosi, consentendo nuovi ritmi nella progettazione di piani e facciate.

Nel 1917, Le Corbusier si trasferì a Parigi e iniziò una collaborazione con l’artista Amédée Ozenfant. Questa collaborazione lo portò a dedicarsi alla pittura, aprendo nuove prospettive creative. Nel 1918, i due autori pubblicarono “Dopo il Cubismo,” in cui criticarono le idee dei cubisti e suggerirono una nuova direzione per l’arte, che chiamarono Purismo. Questo movimento enfatizzava la semplificazione, l’essenzialità e la sintesi delle forme geometriche e dei colori primari. Le Corbusier iniziò a integrare questi principi nell’architettura.

Nel 1927, Le Corbusier espresse la sua filosofia architettonica attraverso i “Cinque Punti dell’Architettura Moderna.” Questi punti rappresentavano i principi cardine del suo lavoro:

Le creazioni di Le Corbusier nell’ambito dell’architettura sono state pionieristiche e rivoluzionarie, e molte delle sue idee e innovazioni continuano a influenzare il modo in cui progettiamo edifici e spazi oggi. Il suo stile architettonico è caratterizzato da diversi elementi chiave che hanno lasciato un’impronta duratura nella storia dell’architettura moderna.

Una delle caratteristiche distintive delle opere di Le Corbusier è l’uso di tetti giardino. Questi spazi verdi posizionati sui tetti degli edifici consentono una connessione unica tra l’architettura e la natura circostante. Creano un ambiente armonioso in cui gli occupanti possono godere di giardini, coltivazioni o aree per il relax, portando la natura direttamente nell’ambiente abitativo.

Altro aspetto fondamentale è la sua concezione della “pianta libera”. Le Corbusier ha introdotto il concetto di liberare gli spazi interni da pareti portanti rigide. Questo ha permesso un layout flessibile e creativo all’interno degli edifici, dove la funzionalità è combinata con l’estetica. L’idea era quella di creare spazi adattabili alle mutevoli esigenze degli occupanti, rispecchiando il dinamismo della vita moderna.

Villa Savoye
Villa Savoye

Le ampie “finestre a nastro” sono un’altra firma del suo stile. Queste finestre orizzontali e lunghe consentono alla luce naturale di fluire abbondantemente negli spazi interni, creando un legame visivo diretto con l’ambiente esterno. Le Corbusier promuoveva la connessione tra gli abitanti e la natura attraverso queste finestre, creando ambienti luminosi e spaziosi.

La “facciata libera” è un altro aspetto chiave. In questo caso, Le Corbusier separava la struttura portante dell’edificio dalla facciata, offrendo maggiore libertà nella progettazione delle facciate. Questo approccio ha permesso l’uso di ampie vetrate e forme più fluide, rompendo con le tradizionali restrizioni architettoniche.

I “pilotis” erano colonne o piloti utilizzati per sollevare gli edifici dal suolo. Questo stile creava spazi aperti e trasparenti al piano terra, consentendo una migliore ventilazione e una connessione visiva con l’ambiente circostante. Questi elementi contribuivano a liberare spazio a livello del suolo, consentendo un uso più versatile delle aree.

Le innovazioni di Le Corbusier hanno segnato un punto di svolta nell’architettura moderna, ponendo l’accento sull’interazione tra l’uomo, l’architettura e la natura. Il suo lavoro ha ispirato e continua a ispirare architetti di tutto il mondo, contribuendo a plasmare il modo in cui progettiamo gli spazi abitativi contemporanei.

l'Unité d'Habitation
l’Unité d’Habitation

Le Corbusier ha realizzato una serie di progetti iconici, tra cui la Villa Savoye, l’Unité d’Habitation, e la Cappella di Ronchamp. La sua estetica influente, basata su proporzioni matematiche, geometria e forme pure, continua a ispirare gli architetti attuali.

Come urbanista, Le Corbusier si è distinto per il suo approccio quasi utopistico alla pianificazione urbana, influenzato dalla sua visione che l’architettura e l’urbanistica dovessero rispondere in maniera funzionale e razionale alle esigenze della società moderna, soprattutto in risposta alle condizioni di vita nelle città industriali del XIX e del XX secolo. Le sue idee urbanistiche erano basate sulla creazione di ambienti progettati per migliorare la qualità della vita, con spazi aperti, luce solare, aree verdi e la separazione delle funzioni urbane (residenziale, commerciale, industriale e di traffico).

Uno dei suoi contributi più famosi è il piano urbanistico noto come “Plan Voisin”, proposto per Parigi nel 1925. Questo progetto prevedeva la demolizione di grandi parti del centro storico di Parigi per fare spazio a grattacieli vetrati all’interno di un griglia ortogonale di strade. I grattacieli sarebbero stati circondati da ampi spazi verdi. Anche se il piano non fu mai realizzato, esso esercitò un’enorme influenza sullo sviluppo dell’urbanistica moderna.

Il suo concetto di “Unité d’Habitation” è un esempio iconico delle sue idee urbanistiche. Si tratta di un modello di edificio residenziale che integra diversi servizi comuni e spazi abitativi in un’unica struttura, promuovendo una forma di vita comunitaria. La più famosa di queste strutture è l’Unité d’Habitation di Marsiglia, completata nel 1952.

L’Unité d’Habitation a Marsiglia è un esempio di come Le Corbusier abbia cercato di creare soluzioni abitative in risposta alla carenza di alloggi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Questo edificio incorpora il suo Modulor, un sistema di proporzioni basato sulla sequenza di Fibonacci che conferisce un ordine matematico all’architettura.

La Corbusier Haus

La Villa Savoye, capolavoro di Le Corbusier e Pierre Jeanneret, è una dimora modernista situata a Poissy, vicino a Parigi. Costruita tra il 1928 e il 1931, questa residenza rappresenta l’apice dell’architettura funzionalista, con caratteristiche distintive come la pianta libera, finestre a nastro, piloti in cemento armato, un tetto giardino e una facciata libera. L’edificio è stato progettato come una “macchina per abitare”, unendo efficienza e comfort. La Villa Savoye è un simbolo duraturo dell’architettura moderna, celebrata per la sua connessione tra l’interno e l’esterno, la sua purezza estetica e il suo uso innovativo dei materiali. Oggi, è visitabile come museo ed è uno dei siti più rinomati nell’ambito dell’architettura moderna.

La Cappella di Notre-Dame-du-Haut a Ronchamp è un’iconica opera architettonica progettata da Le Corbusier e costruita tra il 1950 e il 1955. Questa cappella, situata sulle colline di Ronchamp, in Francia, è un esempio straordinario di architettura religiosa moderna. Caratterizzata da forme organiche e sinuose, la cappella presenta una struttura che sembra emergere dalla terra e si fonde armoniosamente con l’ambiente circostante.

Le Corbusier ha utilizzato materiali come il calcestruzzo e il legno per creare una struttura che sfida le convenzioni architettoniche tradizionali. La cappella è famosa per le sue pareti spesse e irregolari, le finestre a forma di croce e il tetto a forma di conchiglia. L’illuminazione naturale gioca un ruolo importante all’interno dell’edificio, creando un’atmosfera spirituale unica.

Quest’opera è considerata uno dei capolavori di Le Corbusier ed è un importante sito di pellegrinaggio e di interesse architettonico. La sua architettura innovativa e la sua capacità di ispirare riflessioni spirituali continuano a renderla una destinazione affascinante per visitatori di tutto il mondo.

l'Unité d'Habitation
MARSEILLE, FRANCE: Unite d Habitation

Oggi, architetti e urbanisti traggono ispirazione dalle teorie di Le Corbusier per affrontare le sfide dei nostri tempi, come la densificazione urbana, la sostenibilità ambientale e il design di spazi flessibili. L’idea di creare edifici come “macchine per abitare” rimane un concetto chiave nella progettazione di abitazioni e spazi pubblici.

L’eredità di Le Corbusier rimane tangibile nel tessuto dell’architettura contemporanea, ispirando nuove generazioni a ripensare la relazione tra spazio, utente e ambiente. La sua visione ha trasceso i confini nazionali, posizionandolo come una colonna portante dell’architettura moderna. Le sue realizzazioni continuano a servire non solo come pietre miliari del design ma anche come manifesti viventi dei principi che hanno rivoluzionato il nostro modo di costruire e abitare. Mentre l’architettura evolve, il dialogo con l’opera di Le Corbusier persiste, testimoniando la perennità del suo genio e la persistenza del suo impatto sul paesaggio urbano globale.

Architettura Contemporanea: Equilibrio Creativo e Compromessi

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