Di Piero Luigi Carcerano

Nell’ambito dell’arte e del design, il concetto di incanto sensoriale svolge un ruolo cruciale nell’elevare le opere creative a uno stato di sublimità. In un’era in cui la frenesia e la velocità delle comunicazioni e delle tecnologie spesso dominano la nostra percezione del mondo, è fondamentale ritornare all’essenza stessa dell’arte e del design. Questo articolo si propone di esplorare il concetto di incanto sensoriale come paradigma estetico, analizzando come designer illustri, tra cui Achille Castiglioni, Philippe Starck, Patricia Urquiola e i maestri contemporanei Karim Rashid e Neri&Hu, hanno sfruttato i sensi umani per creare opere che vanno oltre l’ordinario.

L’incanto sensoriale, per come lo intendiamo, va al di là dell’estetica visiva. Emerge come una convergenza armoniosa dei sensi umani, coinvolgendo il tatto, l’udito, l’olfatto e persino il gusto.

L'Estetica dell'Incanto Sensoriale nell'Arte e nel Design

L’arte e il design non dovrebbero limitarsi a soddisfare una semplice osservazione visiva; dovrebbero invocare un’esperienza multisensoriale che abbraccia la totalità dell’essere umano. Questa filosofia ci induce a considerare l’arte e il design come veicoli di emozioni profonde e memorabili.

Nell’esplorare il concetto di incanto sensoriale, non possiamo ignorare la maestria di Achille Castiglioni, uno dei grandi maestri del design italiano. La sua opera più celebre, la lampada “Arco,” è una dimostrazione straordinaria di come l’incanto sensoriale possa essere incorporato nel design. La “Arco,” con la sua struttura arcuata e la grande lampada sospesa, non è soltanto un mezzo di illuminazione; essa incarna l’audacia e la bellezza. Avvicinandosi a questa lampada, si possono percepire il liscio marmo della base sotto le dita, il calore della luce diffusa e persino il suono sottile quando si tocca la superficie. Questa esperienza multisensoriale travalica la mera funzionalità e si evolve in un’opera d’arte.

Kartell Louis GhostPhilippe Starck è un maestro del design che sa come catturare l’immaginazione attraverso la semplicità provocatoria. La sua sedia “Louis Ghost” è un esempio di come un oggetto di design può coinvolgere il senso visivo attraverso l’uso della trasparenza e l’omaggio al passato. Questa seduta moderna reinterpretazione di una sedia barocca cattura l’attenzione e la curiosità degli osservatori, sfidando il nostro senso di storia e estetica.

Patricia Urquiola, invece con la sua attenzione ai tessuti tattili e alle forme avvolgenti, offre un’esperienza sensoriale unica nel campo del design di mobili e interni. Le sue creazioni invitano al contatto e all’interazione, incoraggiando gli occupanti dello spazio a esplorare e a connettersi fisicamente con gli oggetti e l’ambiente circostante. Urquiola dimostra che il design può essere non solo funzionale, ma anche emotivamente coinvolgente attraverso l’analisi sensoriale.

MILAN, ITALY – APRIL 11, 2019: Milan Design Week, Nuances carpets by Patricia Urquiola for Gan installation and exhibition during Salone del Mobile in Milan, Italy.

Nel contesto dell’arte e del design d’interni contemporanei, l’analisi sensoriale riveste un ruolo di primaria importanza, in quanto si fa interprete di un profondo legame tra l’opera e l’osservatore, un legame che va ben al di là della pura estetica visiva. I designer contemporanei, quali Karim Rashid e Neri&Hu, con le loro creazioni saputo trasformare i materiali moderni in una sinfonia sensoriale.

Karim Rashid, uno dei designer contemporanei più audaci e prolifici, si distingue per la sua capacità di giocare con i materiali moderni in modo sorprendente. Egli ci insegna che il design d’interni è una danza multisensoriale, dove i materiali diventano i partner ideali. Pavimenti in resina traslucida che catturano la luce e la riflettono in colori danzanti, pareti curvilinee che invitano al tatto, superfici lucide che riflettono il mondo circostante: questi sono solo alcuni degli elementi che Rashid utilizza per coinvolgere attivamente gli occupanti dello spazio.

NAPOLI - 25 GIUGNO: Stazione della Metropolitana Universitaria di Napoli il 25 GIUGNO 2014. Scultura eclettica alla stazione d'arte Universita progettata dall'architetto Karim Rashid a Napoli . — Foto di Baloncici
NAPOLI – 25 GIUGNO: Stazione della Metropolitana Universitaria di Napoli il 25 GIUGNO 2014. Scultura eclettica alla stazione d’arte Universita progettata dall’architetto Karim Rashid a Napoli . — Foto di Baloncici

Il duo di designer Neri&Hu, con sede a Shanghai, porta avanti un dialogo affascinante tra la cultura tradizionale cinese e il design d’interni contemporaneo. Essi dimostrano come l’incorporazione di materiali moderni possa ancorare una connessione profonda con la storia e la cultura. Superfici in legno raffinato si combinano con l’arte delle lavorazioni artigianali, invitando il tatto a scoprire le trame e le sensazioni uniche. Le linee dell’architettura interagiscono con la luce, creando una coreografia di ombre e riflessi che coinvolgono il nostro senso visivo.

如恩設計 Neri & Hu - 水舍 WaterHouse - Photo 55.jpg

I materiali moderni, con le loro caratteristiche innovative, aprono nuovi orizzonti all’analisi sensoriale. Superfici tattili in tessuto che assorbono e diffondono il suono creano ambienti acusticamente avvolgenti, invitando all’ascolto attivo. L’illuminazione a LED, regolabile in termini di temperatura e intensità luminosa, modifica dinamicamente l’atmosfera visiva e influenza i nostri stati d’animo.

La sensibilità moderna alla sostenibilità ci ha guidato verso l’uso di materiali eco-compatibili, che rispettano l’ambiente e ci avvicinano alla natura. Materiali riciclati, legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e rivestimenti privi di sostanze nocive offrono una connessione autentica con il mondo naturale. Questi materiali non solo sono buoni per l’ambiente, ma offrono anche un tocco e un’esperienza visiva che arricchiscono la nostra percezione dello spazio.

In un’epoca in cui la frenesia della vita moderna spesso ci distrae dai piaceri sensoriali più profondi e significativi, l’arte e il design contemporanei ci offrono un rifugio, una via per riconnetterci con la totalità dei nostri sensi. L’incanto sensoriale, come paradigma estetico, si è rivelato un mezzo straordinario per elevare le opere creative a uno stato di sublimità, coinvolgendo non solo la vista, ma anche il tatto, l’udito, l’olfatto e persino il gusto.

L'Estetica dell'Incanto Sensoriale nell'Arte e nel Design

Designer illustri del passato, come Achille Castiglioni, hanno dimostrato come l’incanto sensoriale possa essere incorporato nel design stesso, trasformando oggetti di uso quotidiano in opere d’arte multisensoriali. Philippe Starck e Patricia Urquiola hanno continuato questa tradizione, catturando l’immaginazione attraverso l’uso provocatorio della trasparenza e l’attenzione ai tessuti tattili, dimostrando che il design può essere sia funzionale che emotivamente coinvolgente attraverso l’analisi sensoriale.

Nel contesto del design d’interni contemporaneo, designer come Karim Rashid e Neri&Hu hanno ampliato gli orizzonti dell’analisi sensoriale, sfruttando al massimo l’innovazione dei materiali moderni e portando avanti un dialogo affascinante tra culture e tradizioni. Questi designer ci invitano a esplorare spazi che coinvolgono attivamente tutti i nostri sensi, trasformando l’ambiente in una sinfonia sensoriale..

In definitiva, l’incanto sensoriale nell’arte e nel design ci invita a riscoprire la ricchezza delle esperienze multisensoriali in un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla velocità. Ci incoraggia a contemplare, connetterci e ritornare a una percezione più autentica del mondo che ci circonda, in un mondo sempre più affaccendato e distante. Come Gillo Dorfles insegnava, la sensorialità è una chiave per comprendere e apprezzare appieno l’arte e il design, un viaggio che ci riporta alle radici stesse della nostra umanità.

L’Architetto Piero Luigi Carcerano firma il Progetto: Il Parco di Innovazione Industriale di Zibo, Cina

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Piero Luigi Carcerano è un architetto e designer italiano con una vasta esperienza professionale in ambito nazionale ed internazionale e Caporedattore della sezione Design e Architettura di Interiorissimi. Dopo essersi laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino, ha avviato la sua attività professionale in Italia. Negli anni successivi, ha lavorato sia in Italia che all’estero, in particolare in Cina , dove ha maturato importanti esperienze nell’ambito del design e della progettazione architettonica. Nel 1999 ha fondato il primo centro di realtà virtuale in Italia

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