Everything Everywhere All at Once, un film di genere azione-horror-commedia-fantascienza, ha conquistato la notte degli Oscar 2023, portando a casa sette delle statuette più prestigiose della serata, compreso il premio per il Miglior Film.
Daniel Kwan e Daniel Scheinert hanno scritto e diretto questo film, il cui successo era stato preannunciato grazie alla campagna promozionale degli ultimi mesi. Gli attori del film sono stati protagonisti indiscussi della serata, mentre Brendan Fraser è stato l’unico a sfuggire all’effetto tsunami del successo di questo film, probabilmente perché non era in competizione diretta con esso nella sua categoria.
Che cos’è il multiverso?
Il multiverso è un concetto teorico della fisica e della cosmologia che suggerisce l’esistenza di più universi, ognuno con le proprie leggi fisiche e costellazioni di galassie, stelle e pianeti. In altre parole, il multiverso propone l’idea che ci siano molti universi paralleli al nostro, ognuno con le proprie versioni della realtà. La teoria del multiverso non è stata ancora dimostrata scientificamente, ma è oggetto di ricerca e speculazione da parte di molti scienziati e studiosi.
Da non confondere con il Metaverso…
Il multiverso e il Metaverso sono concetti completamente diversi.
Il multiverso si riferisce all’idea che esistono molteplici universi paralleli, ognuno con le proprie leggi fisiche, costellazioni e storie. Questa teoria è stata formulata in fisica teorica e cosmologia, e suggerisce che esistano molteplici realtà parallele all’interno di un universo più ampio.
Il Metaverso, d’altra parte, si riferisce a un ambiente virtuale interattivo e condiviso, dove gli utenti possono partecipare e interagire in tempo reale. Un Metaversopotrebbe essere visto come un’evoluzione dei mondi virtuali esistenti oggi, come i videogiochi e le piattaforme social.
In breve, il multiverso riguarda l’esistenza di universi paralleli nella fisica teorica, mentre il Metaverso è un ambiente virtuale interattivo e condiviso.
Un film anticonvenzionale
Come Accadde una notte del 1934, Qualcuno volò sul nido del cuculo del 1975 e Il silenzio degli innocenti del 1991, anche Everything Everywhere All at Once è entrato nella storia dei premi Oscar, vincendo cinque delle categorie più importanti della serata: Miglior Film, Regia, Sceneggiatura e Attori. In realtà, il duo di registi Daniel Kwan e Daniel Scheinert hanno conquistato ben sei statuette. Questo successo farà
Mentre Michelle Yeoh esprimeva la sua gioia per la vittoria agli Oscar di The Tiger’s Apprentice, Brendan Fraser era sotto shock per aver vinto il premio come Miglior Attore Protagonista per il film The Whale. Fraser ha dichiarato che questa è la vera espressione del multiverso, ringraziando Darren Aronofsky per avergli dato l’opportunità di ritornare alla ribalta con questo film. Questo Oscar rappresenta un riscatto per l’attore che ha avuto un periodo difficile a Hollywood, rimanendo inattivo per diversi anni.
Nel suo discorso di ringraziamento, l’attrice ha detto che questo premio è un faro di speranza per tutti i ragazzi e le ragazze che le assomigliano e che la stanno guardando. Ha poi dedicato il premio a tutte le mamme del mondo che sono dei veri supereroi. Visibilmente commossa, la Yeoh è riuscita a “rubare” il premio alla già premiata Cate Blanchett.
L’Oscar per il Miglior Attore Non Protagonista per Ke Huy Quan in Everything Everywhere All at Once era quasi scontato, ma non lo era per la categoria gemella. La lotta era tra due grandi attori e l’espressione delusione sul viso di Angela Bassett quando il nome di Jamie Lee Curtis è stato annunciato dimostra quanto fosse favorita la prima. La maledizione della Marvel, che sembra non piacere all’Academy, ha colpito anche un’interpretazione straordinaria. Tuttavia, Jamie Lee Curtis è stata meritevole del premio e ha commosso il pubblico quando, guardando verso il cielo, ha dedicato l’Oscar ai suoi genitori, Janet Leigh e Tony Curtis, sussurrando “ho appena vinto un Oscar”.
Il conduttore Jimmy Kimmel ha inaugurato la 95esima edizione degli Oscar con un tono decisamente morbido. Ha fatto le sue classiche battute pungenti, ma senza mai ferire veramente. Ha fatto notare l’assenza di donne nella categoria della regia e ha ironizzato sull’abitudine di Hollywood di produrre sequel e remake. Inoltre, ha notato la presenza notevole dell’Irlanda in questa edizione degli Oscar 2023, una situazione più unica che rara.
Tom Cruise e James Cameron a bocca asciutta
La 95esima edizione degli Oscar ha visto l’assenza di due grandi nomi del cinema: Tom Cruise e James Cameron. Il conduttore Jimmy Kimmel ha scherzato sulla loro mancata presenza, facendo notare che la cerimonia era troppo lunga anche per James Cameron. Si è poi espresso con una battuta ironica sul fatto che alcuni avrebbero ipotizzato che Cameron non fosse stato nominato come miglior regista e quindi non si fosse presentato per questo motivo. Kimmel ha poi criticato l’Academy per non aver incluso tra i candidati il regista di Avatar, concludendo con una battuta sarcastica sulle presunte discriminazioni di genere nell’assegnazione dei premi.
Nessun premio al cinema italiano
Nessuno degli italiani in gara è riuscito a vincere. Nemmeno Aldo Signoretti, favorito per Elvis e alla sua quarta nomination, è riuscito a portare a casa la statuetta, nonostante lo meritasse molto. Il cortometraggio Le pupille di Alice Rohrwacher non è riuscito a battere il favorito The Irish goodbye, unico cortometraggio della lista in lingua inglese.
I film candidati agli Oscar 2023 e i vincitori
Miglior Film
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Gli spiriti dell’isola
Elvis
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans
Tár
Top Gun: Maverick
Triangle of Sadness
Avatar: The Way of Water
Women Talking
Miglior Regia
Todd Field – Tár
Daniel Kwan, Daniel Scheinert (I Deniels) – Everything Everywhere All at Once
Martin McDonagh – Gli spiriti dell’isola
Ruben Östlund – Triangle of Sadness
Steven Spielberg – The Fabelmans
Migliore Attrice Protagonista
Cate Blanchett – Tár
Ana de Armas – Blonde
Andrea Riseborough – To Leslie
Michelle Williams – The Fabelmans
Michelle Yeoh – Everything Everywhere All at Once
Migliore Attore Protagonista
Austin Butler – Elvis
Colin Farrell – Gli spiriti dell’isola
Brendan Fraser – The Whale
Tom Hanks – Non così vicino
Bill Nighy – Living
Migliore Attrice non Protagonista
Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever
Hong Chau- The Whale
Kerry Condon – Gli spiriti dell’isola
Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All at Once
Stephanie Hsu – Everything Everywhere All at Once
Migliore Attore non Protagonista
Brendan Gleeson – Gli Spiriti dell’isola
Brian Tyree Henry – Causeway
Judd Hirsch – The Fabelmans
Barry Keoghan – Gli Spiriti dell’isola
Ke Huy Quan – Everything Everywhere All at Once
Migliore Sceneggiatura Originale
Gli spiriti dell’isola – scritto da Martin McDonagh
Everything Everywhere All at Once – scritto da Daniel Kwan, Daniel Scheinert
The Fabelmans – scritto da Tony Kushner, Steven Spielberg
Tár – scritto da Todd Field
Triangle of Sadness – scritto da Ruben Östlund
Migliore Sceneggiatura non Originale
Niente di nuovo sul fronte occidentale — scritto da Edward Berger, Lesley Paterson e Ian Stokell
Glass Onion: A Knives Out Mystery — scritto da Rian Johnson
Living — scritto da Kazuo Ishiguro
Top Gun: Maverick — scritto da Ehren Kruger and Eric Warren Singer e Christopher McQuarrie; Story by Peter Craig and Justin Marks
Women Talking — scritto da Sarah Polley
Miglior Film Internazionale
Niente di nuovo sul fronte occidentale (Germania)
Argentina, 1985 (Argentina)
Close (Belgium)
EO (Poland)
The Quiet Girl (Ireland)
Miglior Film di Animazione
Pinocchio di Guillermo del Toro — Guillermo del Toro, Mark Gustafson, Gary Ungar e Alex Bulkley
Marcel the Shell — Dean Fleischer Camp, Elisabeth Holm, Andrew Goldman, Caroline Kaplan e Paul Mezey
Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio — Joel Crawford e Mark Swift
Il mostro dei mari — Chris Williams e Jed Schlanger
Red — Domee Shi e Lindsey Collins
Migliore Fotografia
Niente di nuovo sul fronte occidentale — James Friend
Bardo — Darius Khondji
Elvis — Mandy Walker
Empire of Light — Roger Deakins
Tár — Florian Hoffmeister
Migliore Montaggio
Gli Spiriti dell’isola — Mikkel E.G. Nielsen
Elvis — Matt Villa and Jonathan Redmond
Everything Everywhere All at Once — Paul Rogers
Tár — Monika Willi
Top Gun: Maverick — Eddie Hamilton
Migliore Scenografia
Niente di nuovo sul fronte occidentale— Production Design: Christian M. Goldbeck; Set Decoration: Ernestine Hipper
Avatar: La via dell’acqua — Production Design: Dylan Cole e Ben Procter; Set Decoration: Vanessa Cole
Babylon — Production Design: Florencia Martin; Set Decoration: Anthony Carlino
Elvis — Production Design: Catherine Martin e Karen Murphy; Set Decoration: Bev Dunn
The Fabelmans — Production Design: Rick Carter; Set Decoration: Karen O’Hara
Migliori Costumi
Babylon — Mary Zophres
Black Panther: Wakanda Forever — Ruth Carter
Elvis — Catherine Martin
Everything Everywhere All at Once — Shirley Kurata
Mrs. Harris Goes to Paris — Jenny Beavan
Miglior Trucco e Parrucco
Niente di nuovo sul fronte occidentale — Heike Merker e Linda Eisenhamerová
The Batman — Naomi Donne, Mike Marino e Mike Fontaine
Black Panther: Wakanda Forever — Camille Friend e Joel Harlow
Elvis — Mark Coulier, Jason Baird e Aldo Signoretti
The Whale — Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley
Miglior Colonna Sonora
Niente di nuovo sul fronte occidentale – Volker Bertelmann
Babylon — Justin Hurwitz
Gli Spiriti dell’isola — Carter Burwell
Everything Everywhere All at Once — Son Lux
The Fabelmans — John Williams
Migliore Canzone
Applause da Tell It Like a Woman; Music and Lyric by Diane Warren
Hold My Hand da Top Gun: Maverick; Music and Lyric by Lady Gaga and BloodPop
Lift Me Up da Black Panther: Wakanda Forever; Music by Tems, Rihanna, Ryan Coogler and Ludwig Goransson; Lyric by Tems and Ryan Coogler
Naatu Naatu da RRR; Music by M.M. Keeravaani; Lyric by Chandrabose
This Is a Life da Everything Everywhere All at Once; Music by Ryan Lott, David Byrne and Mitski; Lyric by Ryan Lott and David Byrne
Miglior Sonoro
Niente di nuovo sul fronte occidentale — Viktor Prásil, Frank Kruse, Markus Stemler, Lars Ginzel e Stefan Korte
Avatar: La via dell’acqua — Julian Howarth, Gwendolyn Yates Whittle, Dick Bernstein, Christopher Boyes, Gary Summers e Michael Hedges
The Batman — Stuart Wilson, William Files, Douglas Murray e Andy Nelson
Elvis — David Lee, Wayne Pashley, Andy Nelson e Michael Keller
Top Gun: Maverick — Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor
Migliori Effetti Visivi
Niente di nuovo sul fronte occidentale — Frank Petzold, Viktor Müller, Markus Frank e Kamil Jafar
Avatar: La via dell’acqua — Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett
The Batman — Dan Lemmon, Russell Earl, Anders Langlands e Dominic Tuohy
Black Panther: Wakanda Forever — Geoffrey Baumann, Craig Hammack, R. Christopher White e Dan Sudick
Top Gun: Maverick — Ryan Tudhope, Seth Hill, Bryan Litson e Scott R. Fisher
Miglior Documentario
All That Breathes — Shaunak Sen, Aman Mann e Teddy Leifer
All the Beauty and the Bloodshed — Laura Poitras, Howard Gertler, John Lyons, Nan Goldin e Yoni Golijov
Fire of Love — Sara Dosa, Shane Boris e Ina Fichman
A House Made of Splinters — Simon Lereng Wilmont e Monica Hellstrom
Navalny — Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris
Miglior Cortometraggio Documentario
The Elephant Whisperers — Kartiki Gonsalves e Guneet Monga
Haulout — Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev
How Do You Measure a Year? — Jay Rosenblatt
The Martha Mitchell Effect — Anne Alvergue e Beth Levison
Stranger at the Gate — Joshua Seftel e Conall Jones
Miglior Cortometraggio
An Irish Goodbye — Tom Berkeley e Ross White
Ivalu — Anders Walter e Rebecca Pruzan
Le Pupille — Alice Rohrwacher e Alfonso Cuarón
Night Ride — Eirik Tveiten e Gaute Lid Larssen
The Red Suitcase — Cyrus Neshvad
Miglior Cortometraggio di Animazione
The Boy, the Mole, the Fox and the Horse — Charlie Mackesy e Matthew Freud
The Flying Sailor — Amanda Forbis e Wendy Tilby
Ice Merchants — João Gonzalez e Bruno Caetano
My Year of Dicks — Sara Gunnarsdóttir e Pamela Ribon
An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It — Lachlan Pendragon