Nelle nostre case, i quadri, sono complementi d’arredo sempre presenti. Lo erano negli anni passati, specchi importanti, arazzi, adornavano le case dei nostri predecessori.

Con il tempo, il concetto di quadro ha investito una porzione di estimatori variegata, dal cultore del pezzo d’arte, agli estimatori di foto, passando per i poster paesaggistici,concettuali o animati, che adornano le camere dei bambini.

Tutti possediamo quadri, anche ricevuti  in eredità, o acquistati nei mercatini dell’usato.

In qualche modo ci rappresentano e pertanto devono avere il posto che meritano nelle nostre abitazioni.

Tra gli errori da non commettere nel fissare i quadri, c’è sicuramente il caso, non si possono , infatti, appendere a caso, esistono delle linee guida, logiche che si applicano.

Appendete tranquillamente i quadri, in maniera leggermente asimmetrica, seguendo una regola, ad esempio applicando il rapporto aureo

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Evitate il disordine completo, immagini storte o disordinate.

Altro errore potrebbe essere quello di non prendere in considerazione l’illuminazione.

Nel caso di troppi riflessi, causati dalla luce diretta che si riflette sulla superficie, non permetterà di ammirare l’immagine. Un consiglio è quello di cercare vetri che limitano o eliminano i riflessi: noi li abbiamo trovato anche da magazzini come Leroy Merlin, ma sicuramente cercando in rete. Li potete trovare con il nome di vetri invisibili polarizzati, o con nomi commerciali come zero glass, Ultravue® di Tru Vue, ecc.

Se si volessero sfruttare degli angoli bui, per evitare che l’immagine perda la forza dei suoi colori, sarà da considerare una luce supplementare che irradi il quadro e ne attiri l’attenzione.

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Creare una composizione, scegliere i motivi, valutare le cornici e l’impiego dei passe-partout (sottile cornice nera e immagini in bianco e nero, con il passe-partout, daranno un’innegabile percezione di eleganza nell’ambiente).

Potrete valutare l’altezza dei vostri quadri seguendo la regola del 145, ovvero a 145 cm dal pavimento, dovrebbe ricadere il centro del vostro quadro o della vostra composizione di quadri.

Potrete appendere i quadri in fila, partendo da un’immaginaria linea orizzontale che li trapassi, o da una sempre immaginaria linea base, su cui ipoteticamente appoggino.

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Possono essere appesi verticalmente, e anche in questo caso l’armonia la potrebbe dettare una linea immaginaria che li trapassa dal centro.

La nostra mente segue la cosiddetta “logica del sorreggere“. 

Sorretti da un supporto ad esempio, una mensola sulla quale poggia fisicamente un quadro, o inteso in maniera percettiva, ad esempio un mobile che idealmente sorregge un quadro appeso alla parete.

Cercate, sempre,  di mantenere un equilibrio tra i colori dell’ambiente, le forme e gli stili già presenti e quelli che andrete ad utilizzare nei quadri.

Valutate la possibilità di poter posizionare un quadro, di grandi dimensioni, sul pavimento, evitate le aree di passaggio.

Per dare un tocco chic e moderno all’ambiente circostante. 

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Soluzione glamour, che potrebbe essere completata da una bella pianta a foglia larga.

Un ultimo consiglio, prima di appendere i quadri, disponete la composizione sul pavimento sotto alla parete che andrete a riempire e disponeteli come vorreste fossero sulla parete, avrete un’idea immediata dell’effetto e delle dimensioni occupate dalla vostra composizione.

Da consultare per approfondire anche la nostra pagina Pinterest “lezionidarredo” alla voce Decorate With Pictures

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Corrispondente da Abu Dhabi (Emirati Arabi) Ha frequentato la facoltà dì giurisprudenza di Ravenna, distaccamento di Alma Mater di Bologna. Sposata con due figli, ha intrapreso la scelta famigliare di vita all’estero. Ha trascorso diversi anni in Egitto, operando in varie associazioni umanitarie del luogo e vissuto in prima persona la primavera araba e le trasformazioni del Paese dal punto di vista geopolitico. È appassionata di fotografia e di arte in genere. Ha gestito un blog semiserio rivolto alle mamme all’estero. Trasferita negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi, ha provato a rimettersi in gioco frequentando un Corso di Interior Design e raccontando le meraviglie del mondo arabo, mistero, tradizione e fascino di un’architettura e di un design cosmopoliti. Vive nelle Etihad Towers, un complesso di 5 grattacieli, che rappresentano un’attrazione di Abu Dhabi.

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