Continuano gli appuntamenti dei nostri redattori all’interno del programma “Alziamo le vibrazioni“, il contenitore del benessere condotto da Carla Canapè, nel quale Radio Antenna 1 fa palestra insieme per il corpo, la mente e l’anima, con il contributo di professionisti ed operatori dello stare bene.
Gabriella Cevrero, autrice per le riviste Interiorissimi e di Benessere Mag, approfondirà alcuni temi legati agli aspetti psicologici del colore, in particolare nel campo della progettazione d’interni
“Il colore – spiega Gabriella Cevrero – interagisce con le emozioni e il benessere psicofisico delle persone.
Ad ogni colore corrisponde uno stato d’animo e i colori si influenzano a vicenda con effetti che da soli non avrebbero. il Feng Shui – disciplina olistica che pone al centro dell’attenzione il benessere dell’abitare – ci aiuta a trovare equilibrio in questa complessità”
Come mai avviene questo?
La luce è una radiazione elettromagnetica, cioè è energia, e per gli esseri viventi energia vitale, che percepiamo con la vista certo, ma anche ad es. come radiazione: è la fonte di energia che rende possibile la vita stessa…
La luce solare diurna cosiddetta “bianca” può essere “scomposta” nelle sue varie componenti e questi ci appaiono visivamente sottoforma di colori
Il 6 febbraio 1671/72, il grande scienziato Isaac Newton scrisse un articolo sugli esperimenti che stava conducendo dal 1666 con la rifrazione della luce attraverso prismi di vetro. Concluse che i diversi raggi di luce rifratti – ben separati dagli altri – non potevano essere modificati da ulteriori rifrazioni. Ha così trovato i sette colori primari: rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola e indaco.
È esperienza di tutti che l’ARCOBALENO dopo un temporale sia manifestazione di come la luce diurna sia la somma di diverse componenti che in alcune situazioni si mostrano come colori distintii l’uno dall’altro
Ciascun colore dello spettro porta un “pezzo” dell’energia della luce bianca, un pezzo diverso.
Come in una scatola completa di PASTELLI COLORATI ognuno fa la sua parte ma non può fare la parte degli altri così ciascun colore rappresenta una parte della luce bianca visibile ma non le altre. Però tutti servono per creare l’equilibrio perfetto
Il disco di Newton
Quando mescolava i raggi colorati di un prisma, scoprì che sorprendentemente la fusione generava il candore, se i colori primari erano “miscelati nella giusta proporzione”.
Il disco di newton è un disco composto da sette settori colorati secondo i colori primari e secondari (es. arcobaleno). Prende il nome dal suo inventore: Isaac Newton. Facendolo ruotare, il disco mescola la luce riflessa dai colori diversi, riflettendo una luce biancastra. Si ottiene dunque l’illusione che i colori tendano ad uniformarsi e a diventare bianchi. I settori circolari colorati del cerchio di Newton sono di dimensioni diseguali, essendo basate sugli intervalli di una scala musicale dorica.
Tutti gli oggetti che ci appaiono colorati, invece lo sono poiché interagiscono in vario modo con le componenti della luce visibile
Come ci influenzano i colori sotto l’aspetto psicofisico? Come interagisce il nostro corpo con i colori?
Noi prima di tutto VEDIAMO i colori e siamo trasportati in modo particolare verso alcuni piuttosto che altri. Cosa ci fa scegliere o detestare un colore, cosa ci fa preferire certi toni o altri? Noi pensiamo ai colori come entità FUORI DA NOI, perché li vediamo che ci circondano in vario modo, ma AVETE MAI PENSATO CHE I COLORI IN QUANTO RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE possono ENTRARE almeno in parte DENTRO di noi?
GLI STRATI PiÙ SUPERFICIALI DELLA NOSTRA PELLE LASCIANO PASSARE ALMENO IN PARTE la luce solare, tant’è che ad esempio questo è alla base di importanti processi metabolici come la creazione della vitamina D, fondamentale per lo sviluppo delle ossa. CosI’ anche le radiazioni proprie di ciascun colore possono penetrare e influenzare il nostro benessere psicofisico
Numerosi studi scientifici hanno elaborato la relazione tra il corpo umano e colori. i colori che ci circondano possono influenzare la nostra percezione, ad esempio di caldo e freddo. I colori “caldi” come gialli e arancioni ad esempio tendono a far percepire le temperatura del locale come maggiore rispetto ai colori freddi.
Ma attenzione: alcuni studi hanno evidenziato come: “a parità di temperatura, un oggetto di un colore freddo viene percepito come più caldo di uno di colore rosso“. Questo e altri analoghi fenomeni sono legati ai meccanismi di integrazione fra stimoli provenienti da sensi diversi: la vista crea l’aspettativa di una sensazione di freddo che, smentita, genera la distorsione percettiva. Questo ovviamente complica leggermente le cose a noi designer, perché sappiamo che non si viene solo influenzati da una lunghezza d’onda, ma anche dal contesto in cui quella lunghezza d’onda viene percepita.
Questi studi stanno cercando di decifrare il meccanismo con cui le radiazioni della luce bianca ma anche quelle dei SINGOLI COLORI possano influenzare la percezione su più livelli, non solo IL GUSTO ESTETICO ma a livelli BIOLOGICI più PROFONDI:
Le evidenze parlano di attitudini soggettive e personali che ci influenzano. Chi ad esempio AMA I COLORI FREDDI tende a cercarli e a circondarsene poiché il suo corpo ha bisogno di quelle lunghezze d’onda, al contrari di chi ama i colori caldi che li cercherà anche lui per una sorta di COMPENSAZIONE.
NOI CERCHIAMO CIO’ CHE CI MANCA per compensare o equilibrare ciò che abbiamo in eccesso.
È dunque possibile che quando ci vestiamo scegliamo un certo colore per REGALARE al nostro corpo quella lunghezza d’onda: se indosso una maglia ROSSA, la luce BIANCA del sole la attraversa e arriva al mio corpo solo la parte ROSSA DELLA RADIAZIONE, grazie alla tintura della maglia.

In quali altri modi più pratici e quotidiani la luce influenza la nostra percezione dei colori?
La luce esterna
La luce naturale entra in casa dalle porte e finestre esposte a punti cardinali diversi, quindi sarà molto arancione ad EST e OVEST cioè quando il sole sorge o tramonta, e farà apparire tutta la stanza più “arancione”, invece alla sua massima brillantezza sarà più bianco/azzurra a SUD e influenzerà meno i colori in generale.
A NORD la luce del sole NON ENTRA MAI DIRETTAMENTE , pertanto possiamo aiutare gli ambienti ad essere più CALDI scaldando un po’ i toni dei colori scelti: ad es anche se amiamo toni freddi invece di un grigio freddo o di un BIANCO ASETTICO preferiremo un color crema o beige, invece di un azzurro freddo un verde acquamarina più caldo.
Inoltre: in ogni stanza vi è sempre almeno una parete meglio illuminata delle altre poiché è più esposta al sole: cerchiamo di non usare mai qui colori troppo scuri che rabbuiano l’intero locale!
LA “RESA” DEI COLORI ALLA LUCE (cioè quanto le lampade li influenzano)
La luce naturale per definizione e è sempre la migliore per “rendere” fedelmente i colori: un tempo, quando le luci dei negozi erano più tenui di adesso, ricordo la mia nonna che per essere certa di comprare i bottoni giusti per una certa maglia usciva sulla soglia della merceria per poter avere il miglior confronto possibile fra colori alla luce del sole.
Anche nelle nostre case le luci artificiali possono far “virare” i colori, e alcuni più di altri.
AD ESEMPIO I COLORI FREDDI, come azzurri, blu e verdi alla sera se vi è lì vicino una lampada accesa possono apparire GRIGIASTRI, invece i colori caldi come gialli e arancioni, alla presenza della luce artificiale non perdono mai il loro “calore”.
Per approfondire
La letteratura sul colore e il funzionamento psicologico è in una fase nascente di sviluppo e raccomandando pazienza e prudenza riguardo alle conclusioni sulla teoria. Di seguito segnaliamo alcuni delle pubblicazioni scientifiche più recenti che hanno affrontato l’argomento
Andrew J. Elliot – Color and psychological functioning: a review of theoretical and empirical work – 2015 [National Library of Medicine
National Institutes of Health]
Aiken K. D., Pascal V. J. (2013). Seeing red, feeling red: how a change in field color influences perceptions. Int. J. Sport Soc. 3 107–120. [Google Scholar]
Schauss AG. Tranquilizing effect of colour reduces aggressive behaviour and potential violence. J Orthomol Psych. 1979;4:218–21. [Google Scholar]
Birren F. Light, Colour and Environment. PA, USA: Schiffer Pub Ltd; 1988. [Google Scholar]
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