Il Superbonus 110% è uno dei principali incentivi fiscali introdotti per il settore edilizio e molti lo hanno richiesto. Tuttavia, con l’introduzione del decreto Antifrodi, l’Agenzia delle Entrate ha attivato una serie di controlli per prevenire eventuali illeciti e verificare il rispetto delle regole per accedere ai vantaggi del bonus.
Il bonus è molto vantaggioso perché permette a tutti di effettuare lavori di ristrutturazione energetica presso la propria abitazione ottenendo un’agevolazione fiscale significativa. Tuttavia, ci sono state alcune discussioni sulle modalità di fruizione del bonus, che può essere erogato sotto forma di credito di imposta, sconto in fattura o cessione del credito.
L’Agenzia delle Entrate applica controlli fiscali anche sul Superbonus 110%, come per gli altri bonus, per prevenire eventuali frodi o situazioni illecite. Pertanto, è importante rispettare le regole per accedere al bonus e seguire le normative in vigore per evitare sanzioni o problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Il Superbonus 110% è stato oggetto di numerosi cambiamenti, come la recente proroga per le villette al 30/09/2022. A causa di questi cambiamenti, non è raro commettere degli errori nell’accesso all’agevolazione. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate effettua controlli regolari, come per gli altri incentivi fiscali simili.
Il primo controllo effettuato dall’Agenzia delle Entrate riguarda l’accesso alla detrazione fiscale tramite la dichiarazione dei redditi. Viene verificato che siano rispettati tutti i requisiti per ottenere l’agevolazione, come la verifica documentale per accertare che i lavori inclusi nell’agevolazione siano stati effettuati. Inoltre, vengono effettuati controlli per verificare la sussistenza dell’asseverazione inviata all’ENEA, l’ente che si occupa dei bonus per l’edilizia.
Infine, l’Agenzia delle Entrate verifica anche che la cessione del credito sia effettuata secondo le disposizioni più recenti. In particolare, si parla della possibilità di effettuare la quarta cessione non solo verso le banche, ma anche verso le imprese. È importante rispettare tutte le normative per evitare sanzioni e problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Per evitare eventuali rischi fiscali legati ai lavori del superbonus 110%, è fondamentale seguire alcuni accorgimenti. In primo luogo, è necessario richiedere il bonus solamente per gli interventi edilizi previsti dal sostegno. Inoltre, è importante conservare con cura i documenti relativi ai lavori e alle spese sostenute, in modo da dimostrare la correttezza dei passaggi in caso di controlli fiscali.
Tra i documenti da conservare, troviamo le fatture, le ricevute di pagamento, la dichiarazione di consenso del proprietario dell’immobile (nel caso in cui i lavori siano stati svolti e pagati da un altro soggetto che ha un diritto reale sull’abitazione), una copia del documento di delibera dell’assemblea condominiale (per lavori su parti comuni di edifici), l’asseverazione inviata all’ENEA per il miglioramento energetico o antisismico dell’immobile, il visto di conformità, l’asseverazione di efficienza energetica, la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) e la polizza assicurativa sottoscritta dai tecnici asseveratori.
Infine, l’Agenzia delle Entrate effettua dei controlli ordinari per verificare la correttezza dei passaggi. In caso di eventuali problemi, l’iter potrebbe essere bloccato, ma se non emergono criticità entro 30 giorni dal controllo, la cessione del credito viene sbloccata in automatico.
Le verifiche fiscali non avvengono sempre immediatamente, ma possono essere effettuate anche diversi anni dopo la richiesta della detrazione. Infatti, secondo le regole, l’Agenzia delle Entrate ha tempo fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi per controllare la fruizione di diversi sostegni, tra cui il bonus facciate 2022 e tutti gli altri bonus, inclusi quelli del superbonus 110%.
Per questo motivo, è importante conservare per diversi anni tutta la documentazione relativa ai lavori, come le fatture, le autorizzazioni e le dichiarazioni, come descritto nell’elenco sopra, e avere copie di questi documenti. In caso di controllo, sarà necessario presentare la documentazione richiesta per dimostrare di essere in regola con le normative e gli adempimenti fiscali.
Una preoccupazione comune riguarda la responsabilità in caso i lavori non fossero conformi alle normative. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate può revocare l’agevolazione e richiedere un recupero fiscale.
Il Superbonus 110% richiede conoscenze tecniche per evitare errori formali e sostanziali che potrebbero invalidare la procedura. Gli errori formali sono quelli che possono essere corretti facilmente senza invalidare le agevolazioni e le detrazioni, mentre gli errori sostanziali sono quelli gravi che invalidano la procedura, come la mancata indicazione della spesa complessiva, la descrizione dell’intervento, il codice fiscale, ecc.
Il proprietario dell’immobile è responsabile per gli errori, ma può nominare un Responsabile dei lavori per esonerarsi dalle responsabilità. Il Responsabile dei lavori diventa l’unico responsabile del cantiere e solleva il proprietario dall’adempimento degli obblighi. Tuttavia, se il Responsabile dei lavori commette errori, sarà lui a rispondere delle conseguenze.
Se il Superbonus ed Ecobonus interessano un intero condominio, l’amministratore di condominio riveste un ruolo fondamentale e può essere responsabile dei lavori e autorizzato alle varie stipule dei contratti. In caso di errori, i rischi possono essere sia civili che penali, fino alla reclusione per omissioni gravi e false dichiarazioni. È quindi importante che il condominio e l’amministratore stipulino una polizza assicurativa per la responsabilità civile che copra anche gli errori dei professionisti incaricati e stabilisca l’importo massimo del risarcimento danni nel caso in cui lo Stato revochi le agevolazioni fiscali.